Sardegna

Tumori nefro-urologici, gli uomini i più colpiti

Dati e terapie confronto in convegno con esperti internazionali

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 03 OTT - Sono gli uomini i più colpiti dai tumori nefro-urologici in Italia. Secondo i dati analizzati in un convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Sassari, organizzato dall'Azienda ospedaliero universitaria sassarese, l'incidenza di questi tumori in Italia varia, da un minimo del 3 per cento per il rene a un massimo del 20 per cento per la prostata.
    Ad essere colpita, se si parla di carcinoma del rene e della vescica, è in prevalenza la popolazione maschile (sopra i 70 anni per il rene e sopra i 50 per la vescica) rispetto alla popolazione femminile.
    Il meeting ha messo a confronto specialisti della materia: oncologi, urologi, radiologi, anatomo-patologi, arrivati anche dalla penisola, che hanno discusso sullo stato dell'arte delle attuali terapie dei tumori renali, vescicali e prostatici, davanti a una numerosa platea di operatori sanitari regionali, medici, tecnici e infermieri.
    "È stata l'occasione per realizzare una panoramica sui differenti punti di vista dei principali specialisti coinvolti, nell'ottica di una strategia di trattamento multi-disciplinare", spiega Antonio Pazzola, direttore dell'Oncologia medica dell'Aou di Sassari e organizzatore del convegno.
    I tumori nefro-urologici in questi ultimi anni hanno risentito di importanti modificazioni nella loro terapia. Si fa riferimento in particolare alle nuove tecniche chirurgiche, ai nuovi farmaci estremamente efficaci e alle loro combinazioni, al sistematico ricorso alla valutazione multispecialistica dei casi clinici. La tipizzazione istologica, la chiara definizione dell'estensione di malattia mediante le opportune metodiche di stadiazione, l'appropriato uso dei farmaci a disposizione e la loro precisa e puntuale integrazione con le altre armi terapeutiche possono condizionare in maniera determinante la prognosi dei pazienti e la loro qualità di vita. (ANSA).
   

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