Sardegna

Epatite C, grande affluenza per la campagna di screening

Iniziativa Aou di Cagliari con gli epatologi del Policlinico

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 11 DIC - Grande affluenza nel primo appuntamento della campagna "PensaCI! fai il test, scegli di guarire!" che vede coinvolti gli epatologi del Policlinico Duilio Casula. Nel tendone di piazza Garibaldi a Cagliari sono stati eseguiti 200 test, un numero importante che evidenzia come la sensibilizzazione e lo screening siano la strada giusta per eradicare il virus dell'epatite C.
    Non si è, invece, tenuta, a causa del maltempo, la sessione di test che era stata programmata l'8 dicembre in piazza Costituzione. A dicembre sono in programma altri cinque appuntamenti con i medici dell'Azienda ospedaliero universitaria, durante i quali sarà possibile avere informazioni ed effettuare i test gratuiti. Si riparte sabato 16, la mattina, dalle 10 alle 13, nel mercato rionale di via Quirra e la sera, dalle 16 alle 20, nel centro commerciale Le Vele.
    Domenica 17, dalle 10 alle 13, invece il gazebo degli epatologi si troverà nel mercato di Sant'Elia in via Schiavazzi.
    Infine ultimi due appuntamenti sabato 23: la mattina, dalle 10 alle 13, nel mercato di San Michele in piazza Is Maglias, la sera dalle 17 alle 20 in piazza Costituzione.
    In caso di positività del test, verrà effettuato un counseling e programmata una visita epatologica negli ambulatori della struttura semplice di Malattie del fegato del Policlinico di Monserrato. "I nuovi farmaci antivirali - spiega il professor Luchino Chessa, epatologo del Policlinico - riescono ad eliminare l'infezione in oltre il 98% dei casi in 8-12 settimane, ma è necessario attuare dei programmi di screening per far emergere il sommerso degli individui positivi per il virus C che non sanno di esserlo".
    In Sardegna, gli esperti stimano circa 20mila persone affette da epatite C di cui almeno 8mila sono over 65. La campagna è patrocinata dall'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari e dal Comune di Cagliari e prevede la collaborazione della Scuola di Specializzazione di Medicina Interna dell'Università di Cagliari. (ANSA).
   

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