Sardegna

Ingegno e amore trionfano ne L'italiana in Algeri

Successo al Lirico per l'opera di Rossini, repliche sino al 12/5

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 04 MAG - Nel '97 era stata accolta con successo con la splendida regia, scene e costumi di Dario Fo.
    Ieri, 27 anni dopo, L'Italiana in Algeri, capolavoro di Rossini, è tornata in scena tra gli applausi al Lirico di Cagliari, nell'allestimento del Regio di Torino, regia di Vittorio Borrelli. Il dramma giocoso in due atti su libretto di Angelo Anelli e che Stendhal definì "una follia organizzata e completa, la perfezione del genere buffo", è il 3/o appuntamento in cartellone.
    Il ritmo vivacissimo, leggiadro e incalzante della musica che sottolinea le divertenti trovate drammaturgiche, insieme alla modernità del tema, fece entrare l'opera, scritta a 21 anni dal geniale compositore, nel mito. Una favola comica ambientata in un Oriente "reinventato". Il sipario si apre sul lussuoso palazzo del Bey algerino Mustafà, in un'atmosfera esotica, richiamata anche dall'Hammam turco, sullo sfondo i profili delle arcate affacciate sulle costa algerina dove fa naufragio il vascello che trasporta Isabella, partita alla ricerca del suo amato Lindoro e fatta prigioniera. Sulla scena Mustafà appare a torso nudo, asciugamano sui fianchi, ai piedi le ciabatte da hotel riconducono all'immagine di una spa, modernità in contrasto con i begli abiti d'epoca di eunuchi e servitori firmati da Santuzza Calì, ripresi da Paola Tosti. Stanco della moglie Elvira, Mustafà vuole ripudiarla e darla in sposa allo schiavo Lindoro: vuole nel suo harem una donna italiana di carattere. La scelta ricade dunque sull'affascinante Isabella.
    Ma la donna, audace e seducente, "a tutti, se vuole, la donna, la fa", si destreggia con astuzia in una situazione di pericolo e riesce a ritornare in Italia col suo amato Lindoro e a liberare i prigionieri italiani dalla schiavitù. Sul podio Massimo Zanetti ha offerto una lettura della partitura curata nei minimi particolari.
    Riuscito l'insieme di orchestra e coro maschile, quest'ultimo ottimamente preparato da Mirca Rosciani, al suo debutto a Cagliari. Al cembalo il virtuoso Francesco Massimi. Di alto livello il cast per voce e presenza scenica: Antonino Siragusa (Lindoro), Fabrizio Beggi (Mustafà), Teresa Iervolino (Isabella), Bruno Taddìa (Taddeo), accanto a Chiara Notarnicola (Elvira), Alessandra Della Croce (Zulma), Alberto Petricca (Haly). Efficaci scene di Claudia Boasso e luci di Andrea Anfossi, riprese da Vladi Spigarolo. Repliche da stasera alle 19 e fino al 12 maggio. (ANSA).
   

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