Sardegna

Più acqua nei campi di Chilivani per l'imminente stagione estiva

Via ai lavori alla diga sul rio Mannu, capienza invaso raddoppia

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 27 APR - Le 670 aziende distribuite su 13mila e 200 ettari del distretto irriguo di Chilivani potranno contare su una disponibilità di acqua maggiore rispetto al 2023.
    Il mese prossimo grazie all'assegnazione dell'appalto, vedranno la luce i lavori di messa in sicurezza della diga sul rio Mannu di Pattada, invaso da cui attinge la rete irrigua del distretto.
    Gli interventi consentiranno di raddoppiare la capienza autorizzata: circa 70 milioni di metri cubi d'acqua contro gli attuali 34 milioni.
    "Quest'anno la campagna irrigua in questo distretto sarà meno difficoltosa", conferma il vicepresidente del Consorzio di bonifica del nord Sardegna, Francesco Pala. "Abbiamo in diga un milione di metri cubi in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - riferisce - questo ci dà maggiore tranquillità".
    L'acqua attualmente invasata, a fronte di una capacità massima autorizzata di 34 milioni di metri cubi, è di 23,2 milioni di metri cubi, pari al 67% della capienza possibile. Un mese fa il bollettino regionale sulla situazione degli invasi indicava una percentuale di riempimento al 45%, mentre un anno fa era di 22,2 milioni di metri cubi, pari 65%.
    "L'autorità di bacino si riunirà nei primi dieci giorni di maggio per stabilire le assegnazioni di acqua da destinare al comparto irriguo", assicura il presidente del Consorzio Toni Stangoni. "Fra qualche giorno ne avremo l'ufficialità", annuncia.
    Intanto si stringono i tempi per i lavori di messa in sicurezza della diga sul rio Mannu da parte di Enas, che a breve appalterà l'opera sotto l'egida della commissaria governativa su dighe e infrastrutture idriche, Angelica Catalano. L'intervento costerà 7 milioni di euro che arriveranno dal Piano operativo delle infrastrutture Fsc 2014-20. "Così aumenterà la possibilità di incamerare acqua - spiega Giosuè Brundu, direttore del Consorzio - Ora è necessario programmare un piano di interventi sulle reti, che sono vecchie e causano una dispersione di acqua superiore al 40%. Una radicale manutenzione delle reti ci porterebbe a non inseguire l'emergenza risparmiando così acqua e soldi pubblici". (ANSA).
   

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