Sardegna

Partita macchina organizzativa salvamento a mare Oristanese

Prefetto, programmare per tempo per garantire sicurezza bagnanti

Redazione Ansa

(ANSA) - ORISTANO, 18 APR - E' partita la macchina organizzativa, in tutti i comuni costieri della provincia di Oristano, per garantire i servizi di sicurezza a mare nei mesi a più alta affluenza di bagnanti e turisti, in attesa che la Regione definisca le risorse finanziarie da destinare a supporto degli enti locali.
    E' quanto emerso dalla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto oggi dal prefetto Salvatore Angieri per fare il punto della situazione sull'organizzazione dei servizi di salvamento a mare in vista dell'avvio della stagione balneare. "Occorre prepararsi per tempo per offrire delle spiagge il più possibile sicure ed evitare tragedie come quelle che si sono consumate l'estate scorsa", ha detto il prefetto al tavolo con i vertici provinciali delle forze di polizia, i sindaci dei comuni costieri, l'amministratore straordinario della Provincia, il comandante della Capitaneria di porto e il comandante provinciale dei Vigili del fuoco.
    Confermate le postazioni di bagnini nel litorale di Cuglieri, Cabras, Oristano, Arborea, Santa Giusta, le moto d'acqua a Narbolia, sul modello adottato la scorsa estate. Per il litorale di Cuglieri inoltre è in fase di definizione una convenzione con il Ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del fuoco - per un presidio acquatico garantito dal comando provinciale di Oristano, dal 3 al 18 agosto. Il tutto con il coordinamento tecnico della Capitaneria di porto. Previste inoltre campagne informative sui pericoli della balneazione e opuscoli illustrativi da distribuire nelle scuole e nei comuni che saranno realizzati a cura della Capitaneria.
    Nel corso dell'incontro è stata affrontata anche la problematica degli edifici in stato di degrado e abbandono. Il prefetto ha chiesto ai sindaci "un'attenta ricognizione degli immobili e l'adozione di ordinanze contingibili e urgenti per evitare intrusioni non consentite ovvero prevenire pericoli per la pubblica e privata incolumità". (ANSA).
   

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