Sardegna

Consumerismo-Adiconsum, 'caos su fine mercato tutelato energia'

'Fino a due mesi di tempo per completare procedura di rientro'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 15 APR - "Nel settore dell'energia elettrica si rischia il caos a causa dell'incognita sulla data ultima entro la quale rientrare nel mercato tutelato per godere dei vantaggi del servizio a tutele graduali, data fissata da Arera al prossimo 30 giugno ma su cui pesa il rebus dei tempi tecnici richiesti dalle aziende per completare l'operazione". La denuncia arriva oggi da Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna, che segnalano "forti criticità" per chi vorrà rientrare nel mercato tutelato e godere degli sconti del Servizio a tutele graduali.
    "Come noto il prossimo 1 luglio terminerà il mercato tutelato della luce: i clienti domestici non vulnerabili che a tale data non avranno scelto un operatore sul mercato libero verranno trasferiti automaticamente al servizio a tutele graduali, che durerà al massino fino al 31 marzo 2027 - spiegano le due associazioni - I clienti che invece si trovano nel mercato libero possono scegliere di godere degli sconti delle tutele graduali, pari a circa 131 euro annui a utenza, solo rientrando nel mercato tutelato. Per fare ciò devono obbligatoriamente avviare la procedura di rientro con l'operatore che gestisce il servizio di maggior tutela nella località in cui si trova la loro utenza, entro e non oltre il 30 giugno".
    "Tuttavia le modalità per finalizzare l'operazione di rientro dal mercato libero al mercato tutelato, così come interpretate e gestite dai vari fornitori di energia della maggior tutela, sono farraginose, non di facile attuazione per il consumatore medio, e i tempi previsti per ottenere il passaggio vanno da un minimo di tre settimane a un massimo di due mesi - affermano Consumerismo e Adiconsum Sardegna - Cosa succederà dunque a quegli utenti che hanno presentato domanda di rientro al tutelato entro il 30 giugno ma che a quella data non hanno ancora ottenuto il completamento del passaggio?" Adiconsum e Consumerismo chiedono a Governo e Arera "di fornire subito risposta, chiarendo i dubbi". (ANSA).
   

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