Sardegna

Attentato a sindaco sardo, la condanna del Consiglio regionale

Messaggio del neo presidente Comandini a Giuseppe Mellino

Redazione Ansa

"Questo atto incendiario messo a segno contro l'auto del primo cittadino ripropone ancora una volta il tema della sicurezza degli amministratori locali, troppo spesso bersaglio anche in Sardegna di gesti antidemocratici che mettono a repentaglio la vita delle nostre comunità". Una ferma condanna per l'attentato e la massima solidarietà al sindaco Giuseppe Mellino e alla comunità di Nule (Sassari), sono state espresse dal neo eletto presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Piero Comandini. Il numero uno dell'Assemblea ha inviato un messaggio di vicinanza al primo cittadino, alla sua famiglia e all'amministrazione comunale. "In attesa che si faccia piena luce sulla vicenda - sottolinea Comandini - confermo al sindaco e a tutti gli amministratori locali l'attenzione che questo nuovo Consiglio regionale ha nei confronti dei sindaci e di coloro che da sempre lavorano per il bene della nostra Isola".

LA GOVERNATRICE -  Un messaggio di solidarietà e di vicinanza al sindaco di Nule Giuseppe Mellino, per l'attentato incendiario che lo ha preso di mira, è arrivato anche dalla presidente della Regione Alessandra Todde. "Solidarietà a Mellino, alla sua famiglia, all'amministrazione comunale e all'intera comunità di Nule per il vile atto - scrive la governatrice -. La violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra società e nelle nostre comunità".

L'ANCI -  Il presidente dell'Anci Sardegna, Emiliano Deiana, non nasconde la sua amarezza nel commentare l'attentato incendiario contro l'auto del sindaco di Nule, Giuseppe Mellino. "Ancora una volta - scrive in un messaggio di solidarietà al primo cittadino e di condanna per l'atto di violenza - una mano ignota utilizza il fuoco per danneggiare la macchina di un sindaco, di un amministratore". "Per tutta la notte - prosegue Deiana - non ho chiuso occhio pensando alla rassegnazione delle parole: tanto prima o poi succede a tutti. No. Non può succedere a tutti. Anzi, non dovrebbe succedere a nessuno. Più a nessuno. Credo e spero che le istituzioni regionali e statali si rendano presto conto della situazione in cui siamo e delle condizioni in cui si amministra". Quindi conclude: "A Giuseppe Mellino, alla sua famiglia, alla cittadinanza di Nule costituita da persone perbene e dedite al lavoro, va la nostra vicinanza. Sono sicuro che il gesto di un singolo non possa macchiare un'intera comunità poiché chi lo compie si pone, in automatico, fuori dal consesso del vivere civile".   
    
   

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