Sardegna

Colabianchi, 'basta con lo sciacallaggio sul Lirico di Cagliari'

Il sovrintendente risponde agli attacchi di alcune sigle

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 20 MAR - "Basta con lo sciacallaggio sul Teatro Lirico di Cagliari". Il sovrintendente Nicola Colabianchi replica alle accuse dei sindacati Usb, Libersind e Cisl che nei giorni scorsi avevano puntato il dito contro una gestione definita opaca e poco collaborativa. "E' in atto una campagna denigratoria pretestuosa e strumentale, legata alle recenti vicende politiche che non devono condizionare l'attività della Fondazione", chiarisce Colabianchi.
    "I ripetuti e sistematici attacchi - spiega - intendono fare pressione sull'attuale direzione e gestione del Teatro ma in realtà ricadono sulla bontà del lavoro che ogni giorno svolge la gran parte dei lavoratori e maestranze, e intaccano l'immagine del bene pubblico screditandone l'operato".
    "Alla direzione del Teatro - riprende Colabianchi - si imputa una presunta inerzia sindacale quando in realtà, la settimana scorsa, è stato firmato un accordo di produttività, approvato dal Consiglio di indirizzo e firmato da Cgil, Cisl, Uil, Fials, con la sola esclusione di due sindacati minoritari Accordo - sottolinea il sovrintendente - che mette a disposizione dei lavoratori 600.000 euro in un anno per incentivare la produttività del Teatro".
    Domani intanto Colabianchi incontrerà i sindacati per trovare una soluzione definitiva al problema del precariato storico. "In modo strumentale viene disconosciuto che lo scorso dicembre - ricorda - sono state assunte oltre 40 lavoratori a tempo indeterminato, viene ignorata una più accurata gestione della spesa pubblica che ha portato a risanare, in questi anni, i bilanci della Fondazione precedentemente in rosso senza ricorrere alla legge Bray".
    E ancora "l'apertura, attesa da 18 anni, del nuovo Teatro Carmen Melis un nuovo spazio per arricchire l'offerta artistica.
    Si ignora, poi, strumentalmente - ribadisce Colabianchi - la presenza di un nuovo pubblico anche attraverso la capacità di legarsi ed aprirsi al territorio con importanti partnership dando un nuovo slancio che possa guardare al futuro con fiducia e nuovo entusiasmo così come testimoniato da una continua crescita di spettatori e di giovani". Da Uilcom e Fials Cials arriva infine un appello: "il tavolo unitario torni ad essere l'unico campo di confronto nell'interesse dei lavoratori".
    (ANSA).
   

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