Sardegna

Pd, Todde scelta giusta e alleanza con M5s unica via in Sardegna

L'analisi del voto, 'ora governo con competenze'

Redazione Ansa

Una scelta giusta, quella di Alessandra Todde come candidata governatrice, premiata dal consenso personale e la responsabilità che deriva da un risultato delle urne che ha decretato il Partito democratico la forza più rappresentativa. Dall'analisi della vittoria al ringraziamento ai dirigenti e ai candidati per la scelta di lanciarsi in corsa: i dem ieri a Oristano hanno riunito la direzione per fare il punto sulla situazione politica post voto.

Ora è tempo della responsabilità, è l'esito in sintesi del dibattito tra i dirigenti: "Il verdetto delle urne - ha sottolineato il segretario del partito Piero Comandini - ci impone inevitabilmente la costruzione di una forza di governo basata su competenze e riconoscibilità, soprattutto per affrontare senza perdere un attimo di tempo i grandi temi che affliggono i sardi: in primis sanità e trasporti, ma senza trascurare la riforma della Regione". Quindici interventi, la sintesi è affidata al segretario: "Noi siamo convinti che la strada politica imboccata in Sardegna resti l'unica percorribile per ottenere una vittoria alle urne: quella di fare un'alleanza con il M5s". Nonostante la battuta d'arresto dell'Abruzzo.

In pubblico nessun riferimento alla nascente giunta, ma è chiaro che i dem puntano sui quattro assessorati. La regola non scritta parla di un assessore ogni tre consiglieri eletti, attualmente 11, ma il numero potrebbe aumentare di uno a seconda del risultato ufficiale che uscirà dai tribunali e dai conteggi: un seggio resta ballerino e potrebbe essere attribuito al Pd. Tra oggi e domani, intanto, Todde dovrebbe avviare le interlocuzioni bilaterali con i rappresentanti delle singole forze politiche. 
   

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