Sardegna

Confindustria a candidati, 'abbiamo 10 miliardi per ripartire'

De Pascale: 'energia fondamentale, via alla metanizzazione'

Redazione Ansa

Appello di Confindustria Sardegna ai candidati alle prossime elezioni regionali. "In cinque anni non si possono risolvere tutti i problemi - ha detto il presidente Maurizio De Pascale in conferenza stampa - ma questa volta abbiamo una certezza: tra fondi locali, nazionali ed europei ci sono a disposizione circa dieci miliardi. Nelle passate legislature c'è stata molta distanza tra le promesse, avevamo anche firmato un protocollo, disatteso, e i risultati". Sarà il punto di partenza del confronto in programma lunedì 12 tra la stessa Confindustria e i quattro aspiranti governatori: Alessandra Todde per il campo largo del centrosinistra, Renato Soru con la sua Coalizione sarda, Paolo Truzzu per il centrodestra e Lucia Chessa per Sardigna R-esiste.

"La nostra proposta - spiega De Pascale - è quella di avere la possibilità di almeno quattro incontri annuali per ciascun ambito tematico con il nuovo presidente e i diversi assessorati. La rinascita sociale passa anche attraverso una ripresa economica: le aziende devono produrre. Bene il terziario, ma si sente parlare sempre meno di industria, oggi ridotta all'8,7% del Pil Sardegna contro il 12,4% delle altre regioni del mezzogiorno e del 20% dell'Italia".

Secondo Confindustria, l'Isola "ha bisogno di una forte infrastrutturazione e connessione interna ed esterna, di una nuova legge urbanistica e di governo del territorio, della specializzazione e modernizzazione di agricoltura e agroindustria, di una organica politica di marketing turistico, della valorizzazione del potenziale ambientale e culturale, dell'equilibrio e dell'indipendenza energetica, di una istruzione potente per la crescita delle competenze tecniche e professionali, dell'incremento qualitativo e dimensionale delle imprese".

I nodi da sciogliere? In primis l'energia. "Tutto è pronto per la realizzazione della dorsale del metano - dice De Pascale - aspettiamo il decreto. Le stesse condotte potranno essere utilizzate magari tra 15- 20 anni per la distribuzione dell'idrogeno". Entro i primi mesi del 2026, questo l'obiettivo di Confindustria, si deve arrivare alla realizzazione, completamento e operatività della metanizzazione della Sardegna. Le rinnovabili? "Vanno bene, ma - precisa il numero uno dell'associazione degli industriali - attendiamo ancora una individuazione delle aree per capire come e dove devono essere installati gli impianti eolici e fotovoltaici".

Fondamentale per gli imprenditori anche il tema trasporti, "precondizione della sostenibilità e dello sviluppo". Proposte concrete: impulso alla competitività, abolizione della tassa addizionale comunale d'imbarco e la nascita di un osservatorio del Turismo. La nuova Giunta? "Noi guardiamo avanti. Ci sono stati degli errori nelle varie Giunte regionali: l'alternanza - sottolinea De Pascale - dimostra che i sardi non sono soddisfatti. Pesa poi il fatto che la politica regionale è stata un po' assente dai tavoli nazionali". 

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