Sardegna

Sos Rsu a Regione e sindaci, Igea non deve lasciare Iglesias

"A Cagliari assumono, stabili Campo Pisano in abbandono"

Redazione Ansa

(ANSA) - IGLESIAS, 02 GEN - Sos alla Regione e ai sindaci: Igea non deve lasciare lglesias. E anzi deve creare nuove condizioni per il futuro. È l'appello delle Rsu dell'azienda.
    Secondo i sindacati sarebbe stata "disattesa la ratifica di parte degli accordi concordati in sede di contrattazione" e sarebbero state promosse "reiterate azioni di modifica dell'organizzazione attraverso spostamenti di sedi di lavoro del personale".
    A preoccupare le Rsu è soprattutto "il trasferimento di una parte del personale in uno stabile di Cagliari così da creare un totale scollamento dagli uffici di Iglesias che da sempre efficacemente hanno la funzione di centro direzionale".
    "Cagliari - denunciano i rappresentanti dei lavoratori - continua ad essere operativa e accoglie nuove assunzioni, mentre gli stabili di Campo Pisano sono in continuo abbandono e decadenza". Da qui la netta opposizione "al decentramento operato da questa amministrazione" e la proposta di reintegro delle attività direzionali nel sito di Campo Pisano a Iglesias.
    "Igea - spiegano le Rsu in una nota - deve essere messa in condizione di operare nel migliore dei modi, si deve rafforzare il ruolo nella messa in sicurezza finalizzata al recupero del patrimonio minerario anche ai fini turistici e si devono creare le condizioni affinchè possano concretizzarsi maggiori collaborazioni con le amministrazioni conunali. Metteremo in campo tutte le azioni necessarie per salvare la società da smantellamenti e dalla distruzione in atto".
    Serve, chiariscono i sindacati, "un atto concreto dal presidente della Regione Sardegna, dell'assessorato dell'Industria, dei sindaci e dei consiglieri regionali per dare risposte all'estremo disagio dei lavoratori che operano in un contesto organizzativo arrivato al capolinea e che necessita di azioni non più rimandabili per il rilancio della mission aziendale, delle opere indispensabili per il proseguo dell'attività di bonifica, preservando la centralità direzionale nel territorio". (ANSA).
   

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