Sardegna

Baturi (Cei), 'serve impegno condiviso per eliminare violenza'

'Urge un posizionamento politico e socio-culturale netto'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 23 NOV - "La violenza sulle donne affligge la nostra società e necessità un impegno condiviso, affinché possa essere eliminata dalle radici, le quali, come ha fatto notare anche il Papa, crescono "nel terreno del pregiudizio, del possesso, dell'ingiustizia". E' il messaggio lanciato, anche attraverso un video, dall'arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che sarà celebrata sabato 25 novembre.
    "L'ultimo fatto che ha scosso l'opinione pubblica nazionale - prosegue Baturi - porta i nomi di Giulia e di Filippo. Nomi comuni, che potrebbero appartenere a persone da noi conosciute o a nostri familiari, perché c'è un veleno di violenza che sta davvero corrompendo tanti nostri rapporti - osserva - Come Chiesa ci impegniamo anzitutto alla preghiera, perché Dio tocchi il cuore di tanti nostri giovani e accolga nel suo Regno di felicità le vittime di violenza». Ma la Chiesa si impegna anche all'educazione all'amore e al rispetto della libertà dell'altro".
    "L'amore vero - conclude Baturi - è quello che non pretende, che non trattiene, che non possiede, ma che serve l'altro nella sua libertà. L'amore è vivere perché l'altro possa vivere, mai costringerlo dentro i nostri schemi istintuali o progettuali. È una giornata che deve far riflettere e che ci induce alla preghiera e all'impegno perché non accada più".
    Per Baturi il 25 novembre è "una data simbolica che non vuole solo richiamare l'attenzione sul fenomeno diffuso qual è il femminicidio, ma che chiede con urgenza un posizionamento politico e socio-culturale netto, con obiettivi solidi". (ANSA).
   

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