Sardegna

Al Teatro Lirico di Cagliari a tavola con le arie d'opera

Il cast di Mefistofele per una cena tra sconosciuti nel foyer

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 NOV - Un'esperienza sensoriale tra i sapori e l'ascolto dal vivo di arie d'opera. Saltata per via dello sciopero, la prima di Mefistofele di Arrigo Boito, ieri sera al Teatri Lirico di Cagliari c'è stato il debutto di "L'OperaCena con il maestro", un esperimento sociale, nuovo format di promozione per far avvicinare un nuovo pubblico al bel canto. Commensali tra loro sconosciuti, si sono ritrovati attorno alla tavola imbandita nel foyer di platea con il cast di Mefistofele per dar vita a un talk conviviale con un "maestro" del Teatro. Tra questi una suora, una giovane madre, imprenditori, tifosi del Cagliari, dj, artisti, ragazzi e ragazze.
    "Una forma di divulgazione in chiave pop pur sempre autorevole - spiega l'ideatore di L'OperaCena, Giorgio Pitzianti - lanciarla nel giorno dello sciopero era rischioso, ma significava dare maggiore visibilità sia ai lavoratori che scioperavano che alla realtà che si vive dentro un teatro".
    Parte degli ospiti è stata selezionata attraverso i social con una strategia interattiva e coinvolgente. Dopo il djset con aperitivo di benvenuto, la serata è proseguita tra una portata e l'altra, tra domande, riflessioni, curiosità sull'opera assieme al sovrintendente del Lirico Nicola Colabianchi, agli artisti del primo cast Rafał Siwek (Mefistofele), Marco Berti (Faust) e Marta Mari, che interpreterà Margherita con il secondo cast.
    Accompagnati dal pianista Francesco Massimi hanno regalato momenti suggestivi.
    Protagonisti della cena, i piatti dello chef Francesco Zucca, che ha in gran parte sostenuto anche economicamente l'evento. La Fondazione ha contribuito con 700 euro per favorire il lancio del format di promozione che ha coinvolto tecnici delle luci, impiantisti, fonici e altre maestranze del Lirico.
    Il format nasce anche per dare voce a progetti con scopo benefico e sociale e sarà replicato, annuncia Pitzianti, "con una formula estemporanea a sorpresa, un momento che unisce, aggrega e include nel segno dell'opera, della cultura e dell'arte". (ANSA).
   

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