Sardegna

Accoltellò l'ex e uccise il figlio,disposta perizia psichiatrica

Prima udienza a Cagliari del processo in assise d'appello

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 17 NOV - Sarà una perizia psichiatrica a stabilire se Masih Shahid, il 31enne pakistano condannato in primo grado all'ergastolo per il tentato omidicio della sua ex e l'uccisione del figlio lei, era in grado di intendere e volere al momento dei fatti, l'11 maggio del 2021 nell'abitazione della vittima a Tortolì, in Ogliastra. Lo ha deciso oggi la Corte d'assise d'appello di Cagliari, presieduta da Massimo Costantino Poddighe, nella prima udienza del processo di secondo grado, con l'imputato presente in aula.
    I giudici hanno anche stabilito di unificare in questo stesso procedimento anche quello che vede Shahid accusato di maltrattamenti nei confronti dell'allora compagna, un reato per il quale è stato condannato in primo grado a 3 anni di reclusione. Respinta invece dalla Corte la richiesta di rito abbreviato presentata dalla difesa.
    La perizia, sollecitata dall'avvocato difensore Federico Delitala e negata nel primo processo, è stata affidata allo psichiatra Giampaolo Pintor, che illustrerà i risultati nella prossima udienza fissata per il 2 febbraio. Si sono riservati di nominare un consulente di parte il procuratore generale Michele Incani e le parti civili che tutelano la donna e la sua famiglia, Marcello Caddori, Maurizio Carta e Maurizio Corda.
    Era l'alba dell'11 maggio di due anni fa: Masih Shahid, attualmente in carcere a Uta, era entrato nella casa della sua ex compagna, Paola Piras, di 54 anni, tra le 5.20 e le 5.30.
    Qui, nell'abitazione di via Monsignor Virgilio, aveva inferto 17 coltellate alla donna, riducendola in fin di vita, e cinque al figlio Mirko, 19enne, uccidendolo. Il ragazzo aveva pagato con la vita la strenua difesa della madre dall'aggressione dell'uomo. (ANSA).
   

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