Sardegna

Manovre in vista delle regionali, il Grande centro si consolida

In otto nel nuovo gruppo in Consiglio, 'rappresentiamo il 20%'

Redazione Ansa

Le forze politiche che in vista delle regionali 2024 si sono riunite nel Grande centro trasferiscono l'alleanza nell'Aula del Consiglio regionale: nasce così un nuovo gruppo con lo stesso nome cui aderiscono otto esponenti dell'assemblea. Sarà il gruppo più numeroso, superando anche il Pd e Alleanza rosso-verde che contano 7 consiglieri ciascuno, e sarà composto da Antonello Peru (Sardegna al centro 20 Venti), Valerio De Giorgi (Nuova democrazia cristiana), Franco Stara (Azione), Pietro Moro (che lascia l'Udc), Dino Cocco (appena entrato nell'Assemblea al posto del dimissionario Stefano Tunis) e i tre consiglieri del Psd'Az Franco Mula, Stefano Schirru e Giovanni Satta, che durante la presentazione del nuovo gruppo, questa mattina alla stampa, hanno annunciato ufficialmente l'addio alla sigla sardista. Un altro consigliere, Gianfilippo Sechi ha dato la sua adesione al progetto ma, per il momento, resterà nel gruppo Udc.
    L'obiettivo è duplice: imprimere una svolta ai lavori dell'Aula, a partire dalla variazione di bilancio da 841 milioni (ma potrebbe arrivare a superare il miliardo) approvata dalla Giunta e che proprio questa mattina è entrata in commissione Bilancio per l'esame, ed essere determinanti per la scelta del futuro presidente della Regione.
    Provvisoriamente il portavoce e capogruppo sarà Antonello Peru: "Vogliamo tradurre il percorso fatto in questi mesi nei territori nell'attività del Consiglio, per lasciare un'impronta e velocizzare i provvedimenti". Duro Giovanni Satta che va all'attacco della giunta: "In maggioranza non c'è mai stata condivisione, non abbiamo visto la variazione di bilancio e le scelte che sono state fatte".
    Sul percorso verso le regionali è sempre Satta all'attacco: "Non si può accettare il metodo troglodita imposto dal tavolo nazionale, che io disconosco, sulla base di accordi con le altre regioni". E rimarca il peso elettorale dell'alleanza centrista: "Rappresentiamo tra il 15 e il 20%, senza di noi il centrodestra non solo non vincerebbe in Sardegna, ma nemmeno esisterebbe".
    Dal Grande centro appello anche ai Riformatori, che saranno invitati a partecipare. Per Franco Mula la forza del gruppo è "la rappresentanza di tutti i territori della Sardegna e una grossa fetta dell'elettorato". "Questo gruppo non nasce contro nessuno - ha spiegato Mula -, chiediamo di essere partecipi per le scelte che si faranno per il futuro della Sardegna". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it