Sardegna

Sicurezza, controlli intensificati nel centro storico di Sassari

Vertice in Prefettura, decisi pattugliamenti e videosorveglianza

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 30 OTT - Pattugliamenti vicolo per vicolo, telecamere di videosorveglianza per controllare i quartieri e progetti urbanistici e sociali per frenare il degrado.
    È questa la ricetta individuata stamattina in Prefettura dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, convocato dalla prefetta, Grazia La Fauci, al quale hanno partecipato, oltre ai vertici provinciali delle forze dell'ordine, il sindaco di Sassari, Nanni Campus, e l'amministratore straordinario della Provincia, Pietro Fois.
    La riunione, spiega una nota stampa della Prefettura, era stata convocata per discutere "delle problematiche correlate alla sicurezza del centro storico del capoluogo, anche alla luce dei recenti episodi criminosi che si sono consumati per quelle vie e che hanno destato particolare preoccupazione tra i residenti della zona".
    Il riferimento è alla sparatoria e alle risse all'arma bianca che si sono verificate due settimane fa nel rione San Donato, la zona più degradata del centro storico sassarese, dove da tempo si affrontano bande di malviventi per il controllo del mercato della droga e della prostituzione.
    Il Comitato, spiega ancora la Prefettura, "ha condiviso la necessità di pianificare una maggiore contemporanea copertura territoriale dei pattugliamenti che interesseranno anche i vicoli del centro storico. I servizi di controllo del territorio saranno, pertanto, intensificati e resi più efficaci, con il coinvolgimento in forma coordinata anche delle forze della Polizia locale".
    Sarà quindi potenziato il sistema di videosorveglianza, saranno accelerati i lavori, già previsti per una nuova illuminazione pubblica e la stessa Prefettura attiverà dei gruppi di lavoro tematici con istituzioni e associazioni di volontariato "per realizzare azioni finalizzate alla riduzione di fenomeni negativi quali la dispersione scolastica, per dare sostegno alle persone portatrici di particolari fragilità e per valorizzare la cultura della legalità". (ANSA).
   

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