Sardegna

Ierfop presenta il report sulla disabilità in Sardegna

Nell'Isola la più alta incidenza in Italia dopo l'Umbria

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 OTT - In Sardegna "l'incidenza della disabilità è, dopo l'Umbria, la più alta in Italia: 7%, contro la media italiana del 5". Lo ha detto Alessandro Spano, docente di Economia aziendale all'Università di Cagliari. Spano ha guidato il team di ricerca che ha prodotto per conto dello Ierfop presieduto da Roberto Pili, il report annuale sulle disabilità in Sardegna, frutto di un progetto triennale sostenuto dalla Fondazione Sardegna che ha ospitato l'incontro di questa mattina.
    "Un dato che si accentua nella fascia oltre i 74 anni, dove il 26 per cento manifesta una qualche forma di disabilità", ha aggiunto Spano. Il lavoro ha incrociato dati regionali e nazionali in un' Isola "dove la disabilità tra gli studenti registra il maggior incremento tra il 2009 e il 2020, dal 1,8 al 4%, oltre il doppio - ha spiegato Spano - e dove il 95% delle disabilità sono legate al disagio intellettivo, in Italia è del 91,7. Si tratterà ora nelle fasi successive del lavoro di individuare le cause".
    Lo Ierfop punta a "superare la frammentazione dei dati per definire politiche efficaci", ha sottolineato Pili. Il presidente ha ringraziato la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, intervenuta per un saluto in collegamento video, "per la particolare attenzione che da subito ha rivolto al mondo della disabilità" e l'ha invitata a guidare una campagna tesa a omogeneizzare la raccolta dati "per aiutare a costruire percorsi mirati di integrazione degli interventi, che tengano conto dell'unicità delle persone con disabilità nel loro percorso di vita", ha aggiunto Pili.
    Alessandra Locatelli ha sottolineato la necessità di "guardare alla persona con le proprie competenze come valore aggiunto per contribuire alla crescita sociale e economica della società".
    Concetto ribadito dallo stesso Pili. "Sul fronte dell'inclusione lavorativa delle persone disabili serve un cambio di passo culturale e di conoscenza per comprendere il valore dell'inclusione anche in termini di efficienza. Per far sì che vengano assunte non per obbligo di legge ma per le competenze".
    Giacomo Spissu, presidente della Fondazione Sardegna, ha messo in evidenza "la conoscenza e l'analisi della realtà della disabilità nella nostra regione sono necessarie e propedeutiche per realizzare le politiche pubbliche di massima integrazione e l'accessibilità". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it