Sardegna

Trentamila firme per salvare la falesia di Punta Giglio

Alghero, petizione online contro i lavori già programmati

Redazione Ansa

(ANSA) - ALGHERO, 12 SET - Più di 30mila firme per chiedere lo stop ai lavori programmati sulla falesia di Punta Giglio, promontorio all'interno del Parco di Porto Conte e Area marina protetta di Capo Caccia, lungo la costa di Alghero.
    Le firme sono state raccolte con una petizione online lanciata sul canale Change.org dagli ambientalisti del Comitato per Punta Giglio, che si oppongono agli interventi previsti dall'ente parco per cercare di arginare il fenomeno dell'erosione e dei crolli della falesia.
    "Nel Parco esiste una zona protetta dalla legislazione italiana ed europea. Proprio in quest'area insiste la falesia di Punta Giglio che, per la presenza di habitat e specie botaniche e faunistiche d'interesse comunitario, è tutelata da un vincolo di conservazione integrale sancito dalla designazione di una Zona di protezione speciale (Zps) e di una Zona speciale di conservazione (Zsc), entrambe inserite nella Rete Natura 2000 dell'Unione Europea ai sensi della Direttiva Uccelli e della Direttiva Habitat", si legge nella petizione.
    Per il Comitato i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso danneggerebbero la falesia: "I lavori di messa in sicurezza di un habitat naturale sono giustificabili solo laddove attività preesistenti, già avviate e frequentate, rendano necessario garantire l'incolumità di beni e persone", spiegano i promotori dell'appello.
    "Ma non è questo il caso: i lavori sono stati decisi e motivati solo strumentalmente proprio per consentire nuove possibilità di approdo per nuove occasioni di sfruttamento turistico dello specchio di mare sottostante, delle coste e delle pareti rocciose. Sono in contrasto, come da più parti riconosciuto, con un fondamentale approccio di sostenibilità ambientale e di adattività allo svolgersi dei processi naturali e sono stati decisi al solo scopo di implementare la funzione turistica senza peraltro escludere il pericolo". (ANSA).
   

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