Sardegna

Emergenza guardia medica Oristano, dg assicura 'non chiudiamo'

Resta il nodo della carenza di medici nel carcere di Massama

Redazione Ansa

(ANSA) - ORISTANO, 12 SET - "Il punto di guardia medica di Oristano rimarrà aperto". Lo ha garantito il direttore generale della Asl 5, Angelo Maria Serusi, incontrando oggi i giornalisti sulla questione delle guardie mediche, collegata anche al fabbisogno di medici di medicina penitenziaria nel carcere di Massama. "Proprio per sopperire alla mancanza di medici nell'istituto penitenziario oristanese occorre convocare un tavolo regionale con l'assessorato alla Sanità, avendo esaurito tutti i mezzi a disposizione della nostra azienda sanitaria", ha aggiunto il dg.
    Serusi ha poi chiarito che la nota con cui sollecitava alcune guardie mediche a coprire i buchi di organico in carcere "non è stata assolutamente un ordine di servizio, ma un invito teso a ricordare agli stessi medici di continuità assistenziale quanto previsto nel loro contratto. Su questa vicenda sono state fornite informazioni sbagliate. Non ho mai interrotto il dialogo con nessuno degli attori coinvolti in questa vicenda e sono pronto a confrontarmi ancora con tutti, guardie mediche, sindacati e ordine dei medici".
    L'emergenza è scoppiata a fine agosto con le dimissioni di 9 guardie mediche su 12 in servizio nel punto di continuità assistenziale di Oristano e il ricorso a nuovi turni con la presenza di un solo medico per turno. Poi è arrivata anche la malattia di due delle guardie mediche rimaste, entrambe comunque già dimissionarie. "Entro 60 giorni troveremo una soluzione, ma il punto di guardia medica di Oristano non chiuderà", ha ribadito il direttore generale della Asl, precisando che "nel caso in cui qualche turno dovesse rimanere scoperto, avviseremo gli utenti anticipatamente e li inviteremo a rivolgersi ai punti di continuità assistenziali più vicini".
    Quanto al fabbisogno di medici nel carcere di Massama, Seruci ha annunciato la richiesta di convocazione di un tavolo regionale perchè, ha ribadito, "la nostra azienda sanitaria ha già esaurito tutti i mezzi in suo possesso per la soluzione del problema". (ANSA).
   

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