Sardegna

Scienza, archeologia e libri al festival 'Incanti' a Quartu

Fino a ottobre 60 eventi al nuraghe Diana e alla Villa romana

Redazione Ansa

Un festival pensato per valorizzare territorio e storia millenaria di Quartu Sant'Elena. Il comune accoglie la 4/a edizione di "Incanti": da fine luglio a ottobre in programma seminari, visite guidate, readings, proiezioni, presentazioni di libri, concerti.
    Circa 60 gli appuntamenti della rassegna culturale che animerà il sito nuragico del nuraghe Diana a Capitana e l' area archeologica della Villa romana a Sant'Andrea. Spazio anche a iniziative per i piccoli tra laboratori di archeologia sperimentale e presentazioni di libri per l'infanzia. Incanti è organizzata dalla Dd-events con la direzione artistica e scientifica dell'archeologa Patrizia Zuncheddu. L'iniziativa è promossa e finanziata dal Comune e dalla Fondazione di Sardegna col patrocinio della Soprintendenza Archeologica di Cagliari.
    In calendario conferenze di archeologia con alcuni tra i più importanti studiosi dell'università di Cagliari e Sassari, ed estere come quella di Aarhus in Danimarca e del Cairo. Il nuraghe Diana è oggetto di una riscoperta e di un rinnovato interesse degli studiosi grazie alla sua particolare tecnica costruttiva e alla posizione strategica che domina il Golfo degli Angeli, uno dei rari esempi di nuraghi costieri presenti in Sardegna. Recentemente è stato anche avviato l'iter per il suo riconoscimento come patrimonio dell'umanità e dell'Unesco. "Incanti mira a divenire un punto di riferimento anche per il mondo scientifico grazie alla presenza di prestigiosi archeologi e studiosi, che contribuiscono a far crescere anche in questo 2023 il livello di offerta culturale dell'estate quartese", spiega Zuncheddu.
    "Stiamo completando un progetto esecutivo che inserisce il sito quartese all'interno di un circuito più ampio nell'isola, finanziato con fondi del Mibact", sottolinea l'archeologa Gianfranca Salis, funzionaria della Soprintendenza di Cagliari responsabile del sito. "Il Nuraghe Diana, con il suo straordinario affaccio sul Golfo degli Angeli, offre la conferma di come sia possibile innescare un processo culturale ampio e coinvolgente, coniugarlo con i valori ambientali", conclude l'assessora comunale al Territorio, Tiziana Cogoni.

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