Sardegna

Green manager e tecnico scena, nuove chance di lavoro nel cinema

Al via i percorsi di alta formazione Aspal-Film commission

Redazione Ansa

Diventare green manager o tecnico di scena in Sardegna sarà più facile. Sono in partenza, frutto di una collaborazione tra l'assessorato regionale del Lavoro, l'Aspal e la Fondazione Sardegna Film Commission, due percorsi di alta specializzazione professionale dedicati al cinema e alle industrie creative.

"C'è la volontà - ha spiegato l'assessora Ada Lai durante la presentazione dei corsi a Cagliari - di colmare il gap tra la domanda e l'offerta di lavoro e la carenza, nel territorio regionale, di figure professionali qualificate per operare nel settore cinematografico e della creatività".

Il corso per green manager è ai blocchi di partenza, si sono già chiuse le iscrizioni e le lezioni partiranno la prossima settimana con 14 partecipanti, numero ampliato rispetto ai 10 posti previsti inizialmente. Il green manager è una figura richiesta dalle industrie del settore audiovisivo per la certificazione della sostenibilità dei set e delle produzioni.

Per il corso di tecnico di scena, sarà invece pubblicato il 29 maggio l'avviso per la procedura di selezione di 20 partecipanti, che resterà aperto fino al 23 giugno prossimo. "Il mondo del cinema e quello delle industrie creative si stanno caratterizzando per la molteplicità delle competenze richieste, il loro elevato livello di specificità e la loro trasversalità - ha chiarito la direttrice dell'Aspal Maika Aversano - Il sostegno ai percorsi e ai progetti formativi rappresenta una via essenziale per le ricadute occupazionali future in settori, come questo, ad alto tasso di occupabilità".

"Simili opportunità non favoriscono solo lo sviluppo delle attività artistiche collegate al cinema e alle industrie creative, facilitando le ricadute economiche - ha sottolineato la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Nevina Satta -, ma impattano soprattutto per la creazione di nuove figure professionali e la riqualificazione della forza lavoro esistente, per valorizzare il patrimonio isolano, ma al tempo stesso, migliorare il livello di occupabilità dei giovani sardi".

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