Sardegna

Cagliari rende omaggio all'illustratore Ennio Zedda

Mostra di fumetti alla Mem sino al 10 maggio

Redazione Ansa

La Mem di Cagliari rende omaggio all'illustratore Ennio Zedda, che dagli anni Trenta ai Settanta fu uno degli artisti più significativi del panorama nazionale, e lo fa esponendo una parte della sua collezione di periodici. È visitabile dal 14 aprile sino al 10 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 9 del mattino alle 7 di sera, e il sabato dalle 9 alle 13.30.
    "Nato a Macomer nel 1910 per trasferirsi ancora bambino a Cagliari e morto a Roma nel 1993, Zedda con le sue opere ha dato davvero un grande contributo all'illustrazione italiana", ha rimarcato l'assessora comunale alla Cultura Maria Dolores Picciau.
    Frutto di una donazione fatta all'Archivio storico comunale circa dieci anni fa "Ennio Zedda - Il fumettista Zezé", questo il titolo della mostra, "dà la possibilità a tutti coloro non conoscono abbastanza questo illustre artista di conoscerlo meglio". Inoltre, "rientra a pieno titolo nell'ambito delle iniziative di promozione e valorizzazione culturale e delle arti che l'Amministrazione comunale di Cagliari sta portando avanti".
    Nel corso della sua lunga carriera, Zedda si è dedicato al disegno e alla caricatura. Ma contemporaneamente ha collaborato ai giornali umoristici cagliaritani: Su Pibireddu (pubblicato nel 1926), Pibiri e Sali (nato nel 1918) e soprattutto Biddio, che ospita nel 1927 e nel 1928 le sue caricature firmate con lo pseudonimo Zezé. Nel dicembre del 1928, con la fondazione del Lunedì de L'Unione Sarda, la sua attività di disegnatore comincia ad avere maggiore rilievo e visibilità a livello regionale.
    Zedda realizza vignette e testate dallo stile conciso e ricco di dinamismo. Continua inoltre a dedicarsi all'illustrazione pubblicitaria, eseguendo tavole per alcuni negozi cittadini. Nel 1930 si trasferisce a Roma dove riesce ad avere il primo incarico professionale come illustratore. Nel dopoguerra sarà impegnato ad illustrare la pagina centrale de Il Giornalino, settimanale dei piccoli, dove darà vita alla figura del pastore sardo Pippo Pentola, personaggio che ritroviamo nelle Favole del villaggio del 1948. La collaborazione con Il Giornalino termina nel 1969 e, da questo momento in poi, Zedda si concentrerà sull'attività letteraria, affiancando al disegno questa sua nuova passione. Muore a Roma nel 1993. 

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