Sardegna

Roghi di rifiuti in campo rom a Cagliari, chieste 9 condanne

Tutti cittadini bosniaci accusati di disastro ambientale

Redazione Ansa

Nove condanne tra i 5 e i 7 anni di carcere sono state chieste dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia nel processo per disastro ambientale legato ai roghi di rifiuti nelle discariche abusive vicine al campo rom sulla statale 554, alle porte di Cagliari. Sul banco degli imputati nove persone di origini bosniache accusate di aver incendiato per anni su un'area di 5 mila metri quadrati nei pressi della Motorizzazione civile, rifiuti di ogni genere, invadendo di fumo e veleni i quartieri di Mulinu Becciu e San Michele.

Nel novembre del 2016, su richiesta del pm Pilia, il tribunale sequestrò il campo rom e alcuni furgoni utilizzati per il trasporto dei rifiuti. L'indagine condotta dal Noe dei carabinieri si era chiusa con le ipotesi di reato di abbandono, raccolta, gestione illecita di rifiuti, anche speciali e pericolosi, inquinamento e disastro ambientale.

Oltre alla pubblica accusa, oggi in aula hanno parlato anche le parti civili, tra queste il Gruppo di intervento giuridico - rappresentato dalle avvocate Rosalia Pacifico e Susanna Deiana - che per primo denunciò il disastro ambientale presentando una serie di esposti in Procura. Il processo è stato aggiornato al 18 maggio prossimo per le arringhe delle difese, poi i giudici della seconda sezione penale si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza.
   

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