Sardegna

Comitato Trenino verde, troppi cantieri impediscono rilancio

"Regione non ci ha coinvolto, serve un progetto pluriennale"

Redazione Ansa

Si sono dati appuntamento sotto la sede dell'assessorato regionale dei Trasporti per reclamare un incontro con l'assessore Antonio Moro. Fanno parte del Comitato per la salvaguardia del Trenino Verde e sono amministratori locali dei centri interessati dalle quattro tratte della rete ferroviaria storica e turistica dell'Isola, che in questa stagione ripartirà il 25 aprile.

"Vogliamo sensibilizzare tutti: l'assessore dei Trasporti, la Giunta, il presidente, l'intero Consiglio regionale e tutti coloro che hanno titolo a intervenire, come l'Arst, sul tema del Trenino Verde", spiega Paolo Pisu, coordinatore del Comitato. Chiedono un incontro con l'assessore Moro per capire il percorso futuro di quello che definiscono "un bene che si sta depauperando di anno in anno", perché "i continui interventi di rattoppo, con cantieri che durano anni, interrompono queste tratte".

"È chiaro che serve un progetto pluriennale - insiste Pisu - la stima dei costi per il progetto è di circa 250 milioni, risorse che possono essere recuperate dai fondi comunitari, statali e regionali, come i 62 milioni stanziati dal ministro Franceschini con fondi Pnrr, affidati a Rfi, che poi dovrà condividere con Art e con la Regione".

Dall'assessore nessuna risposta: "Oggi è impegnato, ma gli abbiamo chiesto molte volte un incontro - puntualizza l'ex sindaco di Laconi - per tutta risposta ha convocato una conferenza stampa per presentare il nuovo calendario senza neppure consultare il tour operator delle varie tratte, come si faceva negli anni precedenti, e senza fare un incontro con noi. Se non ci incontrerà noi resteremo qui e, nell'ambito di una pacifica protesta, assumeremo le nostre decisioni che non saranno piacevoli".

Alla protesta hanno aderito i consiglieri regionali di opposizione Eugenio Lai (Avs), Michele Ciusa (M5s), Giuseppe Meloni e Salvatore Corrias del Pd. Presente anche la Filt-Cgil di Cagliari che denuncia "l'assenza di programmazione e il progressivo disinvestimento, in particolare nelle tratte Mandas-Seui e Mandas Laconi". "È del tutto incomprensibile - sottolinea Simona Fanzecco, segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana - il fatto che non si voglia investire su un progetto di valorizzazione del nostro paesaggio e delle aree interne". 

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