Sardegna

Progetto da 14,5 milioni per riavviare le saline a Cagliari

Al via il nuovo bando per il parco di Molentargius

Redazione Ansa

L'ultima raccolta di sale a Molentargius risale al 2003. Ma le Saline erano state chiuse di fatto una quindicina di anni prima. Ora si riparte. Pronto il bando per il piano da 14,5 milioni di euro per ripristinare i tradizionali sistemi dedicati alla circolazione delle acque salate. Poi occorre la concessione mineraria per la ripresa della produzione. Senza alcun impatto negativo sugli habitat, nel pieno rispetto di flora e fauna del parco, oggi meta naturalistica e sportiva per centinaia di appassionati al giorno.

"Siamo pronti - hanno detto gli assessori regionali Marco Porcu (ambiente) e Ada Lai (lavoro) intervenuti a un convegno di Legambiente all'edificio Sali scelti - ad appoggiare questo percorso". Anche perché, ha aggiunto Lai, può rappresentare la creazione di molti posti di lavoro. I vertici dell'Ente parco hanno annunciato che il bando ormai è imminente.

"Il progetto - ha spiegato il direttore Claudio Papoff - prevede anche l'autonomia energetica con un parco fotovoltaico considerando anche il fatto che la bolletta ora è di 300mila euro". Il nuovo impianto fotovoltaico, senza ulteriore consumo di suolo, dalla capacità di 250 kWp, sará in grado di assicurare l'energia necessaria per le forze motrici dei gruppi di idrovore del Poetto, del Rollone e di Palamontis. Previsto nel progetto interventi soprattutto per risistemare gli argini, spesso invasi dai canneti soprattutto nell'area più vicina al Margine Rosso. Ci saranno anche espropri in trentacinque ettari di parco.

"Le criticità delle terre emerse - ha detto Papoff - riguardano anche scarichi non in rete, pascoli abusivi, incendi, abbandono rifiuti (in calo però) e presenza di cani non rendagi ma lasciati liberi dai padroni. Molti anche i cavalli, circa duecento: possono essere una risorsa, ma è una situazione che va gestita bene per essere utile al parco". Il settore della produzione del sale è in crescita ogni anno del 2% con un valore mondiale previsto nel 2025 di 32 miliardi.

Per la ripresa delle Saline è nato anche un comitato di cittadini: "Speriamo al più presto - ha detto la presidente Emanuela Abis - di vedere i cumuli di sale". Queste misure - questo era stato spiegato dal presidente del Parco Stefano Secci qualche mese fa - "hanno importanti ricadute positive nei confronti delle comunità locali, degli studenti, dei turisti, per circa 350mila persone". Nella zona di Is Arenas a Quartu si punta alla sistemazione di orti e frutteti (soprattutto mandorleti, ulivi e piante officinali). Nella zona dell'Idrovora del Rollone, a Cagliari, previste aree destinate a teatro e accoglienza visitatori e turisti.    

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