Sardegna

Studio italo-americano su rischi lavori usuranti per over 50

Sensori da indossare per capire e prevenire fattori di pericolo

Redazione Ansa

Sensori che si possono indossare per capire quali sono fattori di rischio biomeccanico per i lavoratori over 50 impegnati in mansioni fisicamente impegnative e usuranti. Anche per prevenire lo sviluppo di patologie muscoloscheletriche. È la ricerca congiunta italo-americana tra Università di Cagliari e Virginia Tech (Usa) selezionata dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione Internazionale.

Il progetto Promoting Older Worker Health for Employment Retainment (Powher), coordinato da Micaela Porta, giovane ricercatrice in forza al dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali dell'ateneo sardo, avrà finanziamento complessivo di 250mila euro.

Sará utilizzata la tecnologia dei sensori indossabili: "In futuro questo approccio potrà supportare efficacemente l'identificazione di condizioni di lavoro pesanti e rischiose -spiega Porta - per le quali prevedere la necessaria adozione di interventi ergonomici. Ad esempio con la riprogettazione del task lavorativo, delle modalità operative oppure con l'utilizzo di strumenti di assistenza quali gli esoscheletri, per ridurre lo sforzo fisico e proteggere la salute del lavoratore".

Porta lavora nella Cittadella universitaria di Monserrato, nel Laboratorio di Biomeccanica ed ergonomia Industriale guidato dal professor Massimiliano Pau. Le ricerche, che saranno condotte e sviluppate in partnership con il Virginia Polytechnic Institute and State University (Virginia Tech, USA) fanno parte di un programma di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Stati Uniti per il triennio 2023-2025, riservato a progetti presentati da ricercatori under 40.

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