Sardegna

L'attacco del Cagliari si sblocca in rush finale per la A

Mancosu e Lapadula decisivo. Sos di Ranieri ai tifosi

Redazione Ansa

di Stefano Ambu

Sette gol nelle prime nove partite nell'era Ranieri. E ieri quattro tutti insieme. L'attacco del Cagliari si è sbloccato: Mancosu procura il rigore del pari e segna il gol del sorpasso, Lapadula realizza una doppietta. E va a segno persino Zappa: l'ultima rete risale ai tempi del Pescara, stagione 2019-2020. Una goleada come punto di partenza per la corsa finale di nove partite: "Per inseguire la mia utopia - ha detto Ranieri a fine gara - il secondo posto, servono dieci vittorie, forse possiamo pareggiarne una o due. Questa è la mia utopia, poi si vedrà dove arriveremo. Dobbiamo dare tutto, in ogni gara, tutte le battaglie, ma solo spingendo insieme nella stessa direzione potremo raggiungere gli obiettivi".

Anche il fatto che nessuno dei giocatori, nonostante la vittoria, sia andato in sala stampa, va interpretato in questa direzione: l'Ascoli è già passato, il futuro è sabato prossimo contro la Reggina. E lì - in uno scontro diretto che più diretto non si può - che il Cagliari deve dimostrare, lontano da casa, di voler rimanere nella corsia di sorpasso sino alla fine. Dalla gara di ieri due indicazioni contrastanti. Nel primo tempo, Cagliari in svantaggio e - forse per come non mai - dominato dagli avversari.

Ranieri aveva provato a impostare la squadra con due "finti" centrocampisti, Luvumbo e Millico. Ma in realtà l'assetto ultra offensivo si è rivelato un boomerang perché l'Ascoli, in superiorità numerica in mezzo al campo, ha presto preso in mano il comando del gioco. E, dopo il vantaggio, ha rischiato anche di chiudere la partita. L'ingresso di Lella ha in qualche modo ridato equilibrio alla mediana. L'ha riconosciuto anche il tecnico avversario Breda: "Da quel momento hanno avuto più linee di passaggio". Poi qualcosa nello spogliatoio è successo: "Lapadula - ha svelato il tecnico rossoblu - ha detto ai compagni di giocare con l'anima, non potevamo permetterci di uscire così dal nostro stadio, è stato un trascinatore e quindi poi il risultato è arrivato con il merito di tutti".

Uomo della scossa anche Mancosu. Il secondo gol è una svolta anche sotto il profilo della costruzione: per la prima volta nell'era Ranieri la rete arriva da un "uno-due" centrale e non da palloni che arrivano dai lati. Tutto possibile con un Mancosu in buone condizioni. E i segnali sono ottimi: ieri il cagliaritano, che nel primo tempo non sembrava proprio in forma smagliante, è andato in crescendo. E, per la prima volta da quando è tornato dall'infortunio, è riuscito a concludere la gara. Sos di Ranieri ai tifosi: "Al pubblico chiedo di starci vicino, l'ho detto dal primo giorno, qualche fischio e qualche coro mi hanno fatto male. C'è bisogno della gente che soffi alle nostre spalle, non che fischi e critichi appena le cose vanno male".
   

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