Sardegna

Stati generali del nord ovest il 27 marzo a Sassari

Mobilitazione per sviluppo e welfare, 4 presidi già programmati

Redazione Ansa

Il tavolo delle parti sociali, la rete metropolitana, la Provincia e i sindaci del nord ovest della Sardegna hanno deciso di avviare la mobilitazione per ottenere, dal confronto con il governo regionale e nazionale, "un piano straordinario" che promuova i contenuti del Patto per lo sviluppo della Provincia di Sassari firmato a Nule il 7 dicembre 2021, a partire dalla soluzione di quella viene definita "una lista di priorità finanziate ma ancora incompiute".

Il primo passo è la convocazione degli stati generali del territorio il 27 marzo a Sassari per discutere le ragioni della protesta, le richieste immediate e i contenuti della piattaforma programmatica insieme alle parti sociali e datoriali e gli altri attori economici e istituzionali del territorio. Seguiranno poi quattro manifestazioni con sit-in nei luoghi simbolo delle incompiute: il 3 aprile, ad Alghero, su trasporti, mobilità e reti; l'11 aprile, a Porto Torres, su industria ed energia; il 17 aprile, a Ozieri, sul tema socio-assistenziale-sanitario e il 24 aprile, a Pattada, su opere strategiche e sicurezza del territorio.

"I contenuti della piattaforma programmatica attengono a questioni strategiche non più rinviabili. Qualora non si registrino in queste settimane concreti avanzamenti, verrà successivamente realizzata a Sassari una manifestazione generale per lo sviluppo e il lavoro", avvisano in un documento il vice presidente della Rete Metropolitana Nord Sardegna e sindaco di Alghero, Mario Conoci, l'amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, e il coordinatore del Tavolo Istituzioni Parti Sociali di Sassari Pier Luigi Ledda.

Viene chiesta "un'immediata inversione di rotta: i divari tra i diversi territori dell'isola crescono sempre più, ogni investimento è fermo, la povertà cresce, le imprese chiudono. Ora non c'è più tempo. Serve una svolta vera, decisa e immediata. Una svolta nelle politiche, a partire da quelle per lo sviluppo e per il lavoro. Una svolta nella capacità di agire e mettere in campo programmazione, progettualità, realizzazione - scrivono - Una svolta negli investimenti in infrastrutture, materiali ed immateriali, per rimuovere quei vincoli che condizionano la competitività del territorio e delle imprese e le opportunità per le persone e le famiglie".
   

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