Sardegna

Il tributo dell'arte all'epopea dei marinai galanzieri

A Carloforte l'installazione "Formiche di mare" di Marta Fontana

Redazione Ansa

Rivive sul molo San Carlo, a Carloforte, pittoresca cittadina sull'isola di San Pietro, l'epopea dei galanzieri. Il segno artistico di Marta Fontana rievoca una pagina fatta di lavoro massacrante, ma anche di lotte sindacali per rivendicare migliori condizioni da parte di questi esperti marinai, caricatori e scaricatori che, per poche lire, a cavallo fra il XIX e XX secolo trasportavano la galena di piombo estratta dalle miniere del Sulcis e del Guspinese ai magazzini di Carloforte.

Si chiama "Formiche di mare", l'installazione dell'artista veneta d'origine e carlofortina di adozione, in fase di lavorazione sul molo San Carlo, in corso di restauro. Un esempio di arte pubblica e condivisa con la comunità che ha preso forma anche intrecciando racconti e ricordi, esperienze e competenze. Il progetto sarà presentato a Carloforte l'11 marzo: ci saranno l'artista, il sindaco Stefano Rombi, l'assessora ai Beni Culturali Betty Di Bernardo e il direttore del Museo di arte contemporanea di Calasetta e curatore del progetto, Efisio Carbone.

Fin da ora campeggiano sul molo San Carlo nove forcelle d'acciaio allineate in direzione del mare spalancato sull'orizzonte. È l'ossatura stilizzata di una bilancella, l'imbarcazione a vela latina tipica dell'isola di San Pietro su cui la galena di piombo veniva trasportata. Dai magazzini di Carloforte, i galanzieri l'avrebbero reimbarcata, a forza di braccia, sui piroscafi diretti verso i porti d'Italia, Francia o Inghilterra. Nell'opera di Marta Fontana, una panchina collegata a una rampa di acciaio corten richiamerà le passerelle usate dai lavoratori per trasbordare il minerale.

Il progetto artistico prosegue il suo iter il 14 aprile quando la bilancella Ruggero II, restaurata dall'imprenditore navale Salvatore Luxoro, ripercorrerà la rotta dei galanzieri da Carloforte a Buggerru e ritorno. Il suo carico simbolico sarà un blocco in calcare grezzo, proveniente dalla cava di Terraseo e donato dalla Fondazione Cammino minerario di Santa Barbara. Il masso sarà sbarcato e collocato sul molo ai piedi della passerella. L'inaugurazione definitiva è prevista per il 30 aprile. 

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