Sardegna

Una libreria digitale racconta la storia di Gonnoscondina

Foto, lettere e cartoline dei cittadini consultabili sul web

Redazione Ansa

Nel cuore della Marmilla il passato dialoga con il futuro, tra memorie contadine e archivi digitali. Digiland Gonnoscodina è il progetto di narrazione partecipata ideato da Lorenzo Mori, presidente di RiverRun Hub: nell'arco di otto mesi sono stati raccolti materiali preziosi, dalle foto di famiglia a lettere e cartoline, articoli di giornale e documenti storici, accanto a vecchie registrazioni, ora consultabili nella digital library all'indirizzo https://digiland.riverrun.it/.

Un'immagine virtuale del paese, che restituisce atmosfere e rituali della vita contadina, ricostruiti attraverso i racconti e le testimonianze degli abitanti: gli strumenti informatici permettono di custodire la memoria individuale, un patrimonio immateriale inestimabile, per riscoprire la propria identità e le proprie radici. Finanziato dalla Regione e realizzato con il supporto dell'amministrazione comunale, l'associazione locale Po Baddai Impari e la confraternita della Madonna del Rosario, è un esempio di come si possano coniugare antichi saperi e nuove tecnologie.

Il lavoro nei campi, le chiacchiere tra vicini, le feste del santo patrono, i pomeriggi al bar del paese, le scampagnate, le lettere dei soldati, i volti dei tanti gonnoscodinesi emigrati per lavoro. Queste e tante altre storie di vita raccolte nell'archivio online raccontano la storia e l'anima di un luogo che, come molti altri piccoli centri rurali della Sardegna, è stato travolto dai cambiamenti economici e sociali e soffre da tempo di spopolamento, disoccupazione e isolamento.

"Ogni famiglia ci ha aperto la porta e ci ha dato un pezzetto della propria storia e della vita che ha vissuto", spiega Francesca Pusceddu dell'associazione Po Baddai Impari. Per il sindaco Luciano Frau, la digital library è "un bel regalo per la comunità". Uno strumento aperto e gratuito a disposizione di Gonnoscodina, che potrà continuare a far crescere l'archivio e a farlo diventare una risorsa. "Non possiamo più essere quello che eravamo - chiarisce Lorenzo Mori - ma possiamo non disperderci come comunità recuperando uno sguardo sul nostro passato che ci posizioni nel presente e sia risorsa per il futuro". 

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