Sardegna

Portovesme srl, i 4 operai scendono dalla ciminiera

Governo propone road map costo energia

Redazione Ansa

DI MARZIA PIGA

Sono scesi senza farsi vedere da nessuno, sfiniti da quattro giorni a cento metri d'altezza sulla ciminiera dell'impianto Kss della Portovesme Srl, nel Sulcis. I quattro operai hanno interrotto la protesta dopo gli esiti dell'incontro con il governo ma, insieme ai colleghi lavoratori diretti e degli appalti, non abbasseranno la guardia e attendono i passi concreti. "Scediamo non in segno di resa, ma concedendo l'ennesimo atto di fiducia al governo che tuttavia non sarà illimitato", fanno sapere tramite i rappresentanti sindacali.

Il vertice tra la sottosegretaria del ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto, la Regione Sardegna, l'azienda e le parti sociali non ha dato garanzie e certezze sul costo dell'energia, ma certifica dei passi avanti in una vertenza che dura anni. Una road map di incontri e alcuni impegni il risultato, ritenuto per ora abbastanza soddisfacente da far desistere i lavoratori dal proseguire la protesta. Da lunedì saranno attivati tre tavoli interministeriali con azienda, Regione e player dell'energia: conclusi i confronti bilaterali la sottosegretaria, che ha la delega alle crisi d'impresa, convocherà un nuovo tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

Nel frattempo ci sono due ipotesi sul tavolo: da un lato la possibilità di estendere il credito di imposta pari al 45% del costo dell'energia oltre la scadenza del 31 marzo 2023, dall'altro il ricorso alla cosiddetta superinterrompibilità, che diversamente dal passato potrebbe non essere considerata dall'Unione europea un aiuto di Stato. La notizia della discesa dei quattro operai ha rassicurato il ministro Urso e "fa ben sperare - sottolinea - su un confronto proficuo con tutte le parti sociali e le istituzioni coinvolte". "Da parte nostra - assicura - il massimo impegno a trovare una soluzione, dopo anni di mancate risposte. Credo che la tempestiva azione del ministero con il tavolo presieduto dal sottosegretario Bergamotto ha fatto comprendere a tutti che siamo dalla stessa parte".

Dal canto suo la Regione, che si era impegnata ad avviare interlocuzioni tra l'azienda e i player dell'energia, chiede "al governo di dare certezze riguardo all'uso del credito d'imposta destinato alle industrie energivore almeno per l'anno 2023, per riallineare la capacità produttiva industriale della Sardegna alle condizioni che ci sono nel resto del Paese". E se non fosse possibile, si dice pronta a mettere comunque in campo le risorse assegnate all'Isola, quali quelle del Piano Sulcis e del Just Transition Fund.

"Portovesme - ribadisce il governatore Solinas - ha una rilevanza strategica nazionale perché rappresenta l'ultima filiera della metallurgia non ferrosa rimasta nel Paese". Soddisfatti in parte i sindacati, al tavolo c'era tra gli altri il segretario regionale dell Cgil Fausto Durante: "Quelli del governo - commenta - sono passi che uniti alla volontà di collaborazione da parte dell'azienda potrebbero gettare le basi per garantire la continuità dell'attività produttiva".

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