Sardegna

Il cda del Man spegne le polemiche su opere di Guida Bardi

Procedure acquisti decise dai direttori in base al regolamento

Redazione Ansa

Dopo la bufera mediatica per le quotazioni generose di alcune opere acquistate dal Man di Nuoro da Giuliano Guida Bardi, il cda del museo d'arte, presieduto da Tonino Rocca, assicura che tutto si è svolto "nel pieno rispetto delle disposizioni previste dal regolamento museale". Sotto la lente dell'ultimo consiglio di amministrazione sono finiti i quadri acquistati una prima volta nel 2017 per 15 mila euro sotto la direzione di Lorenzo Giusti e una seconda nel 2021 per 60 mila euro quando a guidare il Man c'era Luigi Fassi.

"Le procedure per gli acquisti - spiega il cda in una nota - sono state quelle disciplinate dalle norme regolamentari, le quali, in modo molto chiaro pongono in capo al direttore artistico la prerogativa esclusiva di formulare le proposte di acquisizione al museo e lo stesso direttore è anche tenuto ad esprimere pareri sia sull'autenticità che sulla valutazione e congruità dei costi delle opere da assicurare al patrimonio del Man. Tutto questo nel pieno rispetto delle linee programmatiche e della missione di promozione culturale del museo".

Il caso di Giuliano Guida Bardi, nuorese di 51anni - albergatore, giornalista pubblicista, opinionista in programmi Tv come Otto e mezzo, amministratore e socio di alcune società alcune andate in fallimento - era balzato agli onori della cronaca con lo scandalo dei 480 mila euro di fondi pubblici, in questo caso regionali, destinati alla fondazione San Pietro di Nuoro per l'acquisto di una sede, un immobile di proprietà di Guida Bardi. Una cifra che secondo le stime del mercato immobiliare nuorese risulterebbe gonfiata di almeno quattro volte il valore reale.

Lo stesso clamore suscitato poi per le opere acquistate dal museo da Guida Bardi nel 2017 e 2021: 11 opere di piccolo formato, tra cui alcune di Antonio Corriga, pagate 8 mila euro e una sugli studi per le divise della scuola Guiso Gallisai, attribuiti a Mariuccia Mandelli, in arte Krizia: 6 mila euro per uno solo disegno a china di 20 per 30 centimetri. Nella stessa scuola, Guida Bardi era stato amministratore e la Corte dei conti lo aveva condananto a restituire 20 mila euro per danno erariale.

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