Sardegna

Detenuto evaso: si è procurato chiave per uscire in cortile

Osapp, falla è carenza organico. Nessuno in sala controllo

Redazione Ansa

Sindacati di Polizia penitenziaria sul piede di guerra dopo l'evasione dal braccio di alta sicurezza di Badu' e Carros del detenuto pugliese Marco Raduano, 39 anni, boss della mafia garganica che stava scontando una pena a 19 anni di reclusione. Nel frattempo, si attendono i primi provvedimenti del ministero della Giustizia, che ha inviato gli ispettori nel carcere, e della Procura di Nuoro, che ha aperto un'inchiesta per evasione e favoreggiamento. Il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto ha parlato di "primi risultati nelle prossime ore".

"Questa evasione è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza: oggi nelle carceri italiane ci sono 7mila agenti in meno, cosa che favorisce gli eventi critici, che sono costanti e continui - attacca Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria - Denunciamo da tempo l'allentamento della vigilanza, l'aver tolto le sentinelle dalle mura di cinta delle carceri, le forti carenze di organico, il mancato finanziamento per i sistemi anti intrusione e anti scavalcamento che spesso non funzionano".

Adesso - incalza il sindacalista è prioritario catturare l'evaso ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza con cui hanno a che fare gli agenti all'interno degli istituti penitenziari. Da troppo tempo arrivano segnali preoccupanti ma i vari governi e capi dipartimento che si sono alternati, anziché adottare provvedimenti che garantissero la sicurezza hanno dato corso ad una riforma penitenziaria che ha minato la sicurezza nelle carceri, molte delle quali sono senza un direttore e un comandante di reparto".

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