Sardegna

Nasce il primo fumetto dedicato alla Sartiglia di Oristano

Una graphic novel di Stefano Obino per la giostra equestre

Redazione Ansa

Una graphic novel per i cavalieri che infilzano le stelle. Si intitola "Sartiglia. Leggenda di primavera" ed è il primo fumetto in assoluto dedicato alla giostra equestre, che si corre a Oristano sin dal XVI secolo. Quest'anno, dopo lo stop da Covid, l'appuntamento è fissato per l'ultima domenica di carnevale e Martedì grasso, il 19 e il 21 febbraio.

L'autore Stefano Obino, già docente di fumetto all'Accademia d'arte di Cagliari, ha scelto di ambientare la storia negli anni Sessanta: "Volevo raccontare la Sardegna della mia infanzia - racconta - era una festa organizzata in 'piccolo' e restituiva quel sapore familiare così come la ricordano i nostri padri e le nostre madri".

"Sartiglia. Leggenda di primavera", quarta pubblicazione di Camena edizioni, con il sostegno della Fondazione Oristano, racconta la storia di un cavaliere che dopo essersi addentrato nella foresta del Monte Arci, vicino alla fontana de S'acqua Frida, incontra un Fauno, creatura mitologica e magica, che lo investe del ruolo di semidio, il Componidori per la Sartiglia del martedì che di lì a poco si svolgerà in città.

"Mi è piaciuto poter rappresentare l'essenza 'pagana' della Sartiglia come un rito propiziatorio dell'inizio di primavera e quindi poter definire quegli aspetti misteriosi e affascinanti della figura del capocorsa, su Componidori, un semidio dall'aspetto androgino e imperscrutabile che con la sua condotta porta prosperità per i raccolti e per i cittadini", aggiunge Obino.

Il dinamismo delle tavole, sia nelle sequenze dei cavalli e dei cavalieri al galoppo, è frutto del lavoro di Matteo Calabrò: "È difficile per me esprimere cosa significhi aver partecipato a questo progetto, essendo il mio esordio nel mondo del fumetto, e per un evento importante come la Sartiglia. Ancora non mi sembra vero. Posso solo dire che è stato incredibile e appagante, specialmente vedendo il risultato finale del nostro lavoro".

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