Sardegna

Pd: Comandini-Fantato sfidano Meloni per la segreteria

"Accordo di amicizia per ritrovare l'identità del partito"

Redazione Ansa

L'annuncio lo avevano già dato nel fine settimana: Maria Francesca Fantato ha ritirato la sua candidatura alle primare del Pd in Sardegna e sostiene Piero Comandini. Oggi a Sassari i due hanno spiegato le ragioni della loro alleanza. "Non c'è nessun accordo politico, c'è un accordo di amicizia per ritrovare l'identità del Pd, renderlo veramente un partito aperto e inclusivo, una grande comunità dove tutti hanno diritto di parola", ha detto Comandini nell'incontro organizzato fra gli scaffali della libreria Koinè.

Ad ascoltare le loro parole ci sono pezzi importanti del partito: l'ex parlamentare Gavino Manca, l'ex consigliere regionale Luigi Lotto, il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas, l'ex vicesindaco di Sassari e presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra, Gavino Zirattu.

"Con Piero - ha chiarito Fantato - ci accomuna una identià di vedute, soprattutto su un'agenda sociale che affronti subito tematiche come le disuguaglianze sociali, geografiche, economiche, generazionali, di genere. Il Pd deve recuperare una coerenza e una credibilità, e a quel punto torneranno anche i voti, ne sono convinta".

Per Comandini l'imperativo è "ritrovare l'indentità del Pd senza rinnegare il passato, nemmeno gli errori commessi - ha precisato - Sul lavoro siamo responsabili del precariato. Abbiamo sbagliato perché non abbiamo cosnsiderato che l'Italia non è il mondo anglossassone dove si cambia lavoro in continuazione. Qui abbiamo bisogno di un lavoro sicuro che ci consenta di programmare un futuro sereno, e invece abbiamo creato precariato, che non garantisce tutto questo". E al di là di quello che sarà l'esito delle primarie, con l'indicazione del nuvo segretario regionale, Comandini ha una certezza: "Lavoreremo insieme per costruire in Sardegna un'alternativa al centrodestra, nei Comuni e alla Regione".

150 TESSERE DUBBIE NELL'ISOLA - "Se anche in Sardegna dovessero risultare delle iscrizioni fasulle al Pd, c'è un'unica soluzione: cancellare quelle tessere dall'anagrafe nazionale". Così Piero Comandini, consigliere regionale e candidato alle primarie dem in Sardegna, commentando lo scandalo delle tessere fittizie scoperte nel sud Italia, con verifiche che riguarderebbero anche circa 150 iscrizioni nell'Isola. "Bisogna precisare che con le iscrizioni online - spiega l'aspirante segretario regionale - versamenti anche per più persone, per esempio una famiglia, potrebbero essere state fatte tutte con la stessa carta di credito e questo può creare dei dubbi. In ogni caso se le anomalie fossero verifcate non ci devono essere tentennamenti, le tessere vanno cancellate".

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