Sardegna

Ninni Bruschetta, il mio Pietro colpevole di gentilezza

L'attore in Sardegna per la prima nazionale di "Mille"

Redazione Ansa

DI MARIA GRAZIA MARILOTTI

"Pietro Marconi è un uomo qualunque, multato per non aver reagito agli insulti, in una società fondata sulla violenza e sull'odio". Ninni Bruschetta, protagonista con Annagaia Marchioro di "Mille", racconta all'ANSA il personaggio che interpreta nella nuova produzione di Bam Teatro, testo e regia di Andrea Muzzi. La pièce debutterà in prima nazionale mercoledì 15 febbraio alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari, dove resterà in cartellone fino al 19 febbraio sotto le insegne de La Grande Prosa firmata Cedac, per proseguire la tournée nazionale dalla prossima stagione.

L'attore messinese, in residenza artistica in Sardegna, a Ittiri (Sassari), per le ultime prove prima del debutto, parla del suo personaggio, che "per la sua capacità di mettersi in qualche modo al posto degli altri si ritrova alle prese con una inflessibile funzionaria, decisa a convertirlo alla cattiveria".

"Mille" è una commedia surreale ambientata in "un futuro non troppo lontano, in cui il sistema vieta la gentilezza - spiega Bruschetta - Pietro ama le persone, non è nella sua natura reagire in modo scortese o brutale, ma come capita a coloro che cercano di fare una vita normale, rifiutando di allinearsi sotto un regime, le autorità riescono a trovare qualcosa per cui devi fare per forza parte di quel sistema, come per il fascismo". Un buon motivo per vedere "Mille"? "Per divertirsi ma anche per riflettere - risponde sicuro - E per tornare a teatro: uno spazio vuoto, dove si percepisce l'anima, da cui si esce sempre un po' trasformati".

Attore di teatro, cinema e televisione, Bruschetta si definisce un "autodidatta", folgorato dalla visione di "Undici Onde" di Carolyn Carlson a Messina. "Il mio primo maestro - racconta - è stato Francesco Vadalà, fondamentale pure l'incontro con Ugo Pitozzi e ho avuto il privilegio di ascoltare le lezioni di Robert Mc Kee e Stefano Rulli, e di fare l'aiuto regista con Mario Martone. Nessuno mi ha insegnato a recitare, ma da 39 anni continuo a fare questo mestiere: sono felice di esserci riuscito".

Volto noto e amato del grande e del piccolo schermo, Ninni Bruschetta, alias Duccio, direttore della fotografia cocainomane in "Boris", ma anche marito di Maria Grazia Cucinotta ne "Gli anni belli" e nel cast di "Spaccaossa" di Pirrotta, descrive la sua "terza volta" in Sardegna: la prima nel 1995 al Premio Solinas, la seconda a Sant'Antioco per "L'Isola di Pietro". "Siamo arrivati a Ittiri con zero gradi, mentre io, essendo siciliano, venendo in Sardegna pensavo di stare sul mare - confessa l'attore - Il teatro comunale però è delizioso. E finalmente vedrò Cagliari".

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