Sardegna

Aerei: l'Isola si mobilita per Alghero,"è fulcro per economia"

Pronto documento da inviare a Regione e Governo

Redazione Ansa

I rappresentanti di mezza Sardegna sono riuniti ad Alghero per protestare contro l'assenza di voli in continuità territoriale e cercare di scongiurare il rischio di progressiva dismissione dell'aeroporto di Fertilia, la cui società di gestione ha già annunciato ai sindacati il ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori. Una mobilitazione che non si ferma al territorio, visto che oggi il tema viene affrontato anche in Consiglio regionale, da dove però è arrivata la notizia della doccia fredda dell'Ue che ha bocciato la procedura d'emergenza per rimediare al bando andato deserto.

Sindacati, sindaci, associazioni di categoria, consigli comunali, rappresentanti di enti e istituzioni arrivati da ogni angolo del nord e del centro dell'Isola hanno risposto all'appello per l'assemblea generale indetta dalla Provincia di Sassari, Tavolo istituzioni-parti sociali (Tips) e Rete metropolitana, affollando la sala del cinema Miramare, a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle offerte da parte delle compagnie.

Le istanze enunciate in apertura dei lavori dall'amministratore della Provincia di Sassari, Pietro Fois, il sindaco di Sassari, Nanni Campus, e il segretario della Cisl, Pierluigi Ledda, partono dalla rivendicazione del ruolo che "l'aeroporto di Alghero gioca per tutto il sistema economico e sociale di mezza Sardegna e con la necessità di estendere la lotta a tutte le problematiche del territorio, in particolare per quanto riguarda la mobilità e le infrastrutture". Alla fine dell'assemblea sarà redatto un documento da inviare alla Regione e al Governo.

"Dobbiamo scardinare un principio rivolto più al mercato che alla tutela dei diritti - ha detto il sindaco di Alghero, Mario Conoci - Vogliamo avere gli stessi diritti delle altre realtà e avere la possibilità di esprimere a pieno le potenzialità del territorio, invece la Sardegna in una gara immaginaria viene fatta partire dieci metri dietro agli altri. Questo non è accettabile. Il tema deve essere trattato a livello politico, in Regione, al Governo e in Europa, per far arrivare la vertenza a Bruxelles".
   

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