Sardegna

Tossilo: vertice in Prefettura, sindacati congelano proteste

L'incontro fissato a Nuoro per giovedì 26

Redazione Ansa

Approda sul tavolo del prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, la vertenza della Tossilo spa, l'azienda della zona industriale di Macomer in crisi di liquidità per il mancato avvio del nuovo temovalorizzatore, con i 30 dipendenti senza stipendio da novembre e senza tredicesima.

Il vertice è fissato per giovedì 26 gennaio ed è stato annunciato oggi in occasione dell'incontro convocato dal presidente della Tossilo, Antonio Delitala, con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. La notizia ha portato le sigle a congelare ogni iniziativa di protesta in attesa dell'esito della riunione con il prefetto. Sono stati invitati, oltre ai sindacati, i vertici dell'azienda, la Provincia di Nuoro e gli assessori regionali dell'Ambiente e dell'Industria. L'obiettivo è quello di sollecitare la Regione ad onorare gli impegni presi sia sul nuovo termovalorizzatore che sulla grave esposizione debitoria della società, che ammonta a circa 4 milioni e mezzo di euro.

"Vogliamo capire il perché dei ritardi nell'avvio degli impianti e nella distribuzione dei finanziamenti a Tossilo Spa per poter operare e pagare i dipendenti che non hanno ricevuto gli ultimi due stipendi di novembre e dicembre - spiega all'ANSA il presidente Delitala - Saranno le organizzazioni sindacali ora, dopo le nostre rimostranze, e a fare i loro passi". Cisl, Cisl e Uil sono pronti a tornare in pressing sulla Regione.

"Due anni fa ci avevano promesso che avrebbero messo i soldi per il passaggio della gestione del termovalorizzatore alla Tossilo spa: quali sono adesso gli ostacoli? - si chiede Sandro Fronteddu della Cgil, che insieme a Gianni Loddo della Cisl e a William Zonca della Uil ha partecipato all'incontro con Delitala - Il termovalorizzatore non è stato ancora collaudato e sappiamo che come minimo ci passeranno altri 6 mesi. Nel frattempo non c'è nessuna certezza per i dipendenti". La battaglia, chiarisce il sindacalista, è solo sospesa: "Ci riserviamo di postecipare al 26 gennaio eventuali decisioni in merito a mobilitazione o scioperi".

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