Sardegna

Scuola: autonomie a rischio con Manovra, appello a Consiglio

Coordinamento consigli istituto, "colpo mortale a istruzione"

Redazione Ansa

Nuovi coefficienti per la formazione delle autonomie scolastiche nella nuova legge di bilancio in discussione in Parlamento. E prime proteste. In trincea il Coordinamento regionale dei presidenti di consiglio di circolo e d'istituto: "I parametri in argomento - si legge in una nota - che sarebbero di 'non meno di 900 studenti' per garantire la vita di una istituzione scolastica pubblica autonoma, a nostro avviso è studiata per tagliare centinaia di istituzioni scolastiche pubbliche. In un territorio particolarmente disagiato come quello della Sardegna, tale nuova applicazione significherebbe prevedere un ulteriore incentivo all'abbandono scolastico e allo spopolamento di un territorio già messo a dura prova dalle condizioni sociali, economiche e territoriali".
    Da qui l'appello al Consiglio regionale: "Si adoperi affinché, anche attraverso l'applicazione dell'articolo 5 dello Statuto, venga immediatamente approvata una legge regionale in materia di Istruzione e Formazione, che superi e implementi la normativa nazionale, per il bene e il futuro dell'isola".
    Il Coordinamento sottolinea i problemi della rete viaria e del trasporto pubblico. Spiegando che la riorganizzazione comporterebbe "lo spostamento di migliaia di alunni e studenti, sin dalla tenera età della scuola primaria, che sarebbero costretti a spostarsi anche di decine e decine di chilometri per avere garantito il diritto costituzionale allo studio, in una scuola pubblica". Inoltre - insiste il coordinamento - le istituzioni scolastiche che si costituirebbero, sarebbero coordinate da dirigenti scolastici che gestirebbero molteplici plessi distanti tra loro anche parecchi chilometri.
    "Anziché prevedere l'ampliamento dell'offerta formativa - spiega il coordinamento - con il tempo pieno della scuola primaria e della secondaria di primo grado, con attività di supporto laboratoriale per gli istituti di istruzione superiore, con l'adeguamento organico del personale ATA, la possibile scomparsa di molte scuole pubbliche, sarebbe un ulteriore colpo mortale al tessuto socio-economico e culturale regionale". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it