Sardegna

Porto canale Cagliari, nuova protesta degli ex lavoratori

La richiesta al presidente Deiana, "un advisor per nuovo bando"

Redazione Ansa

Chiedono al presidente dell'Autorità portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana, la nomina di un advisor per supportare una nuova call internazionale per la concessione del porto canale di Cagliari, che metta sul campo tutti gli strumenti utili a rendere competitiva l'infrastruttura. Sono gli ex lavoratori della Kalport, l'agenzia dei portuali, dal 2019 senza lavoro, che questa mattina hanno indetto una nuova manifestazione di protesta al molo Dogana dello scalo del capoluogo.

Dopo l'abbandono delle trattative per la concessione con la qatariota QTerminal, i portuali sono in allarme per il futuro del terminal e da tempo chiedono un rilancio del terminal container per garantire la vera continuità territoriale delle merci, l'ultimo sit-in la settimana scorsa sotto il palazzo del Consiglio regionale. "Parliamo della Zes, ma anche di strumenti mai considerati in passato, un accordo di programma che dia un futuro economico al nuovo concessionario", chiarisce Ugo Dall'Ora, portavoce degli ex lavoratori.

Che risponde anche al presidente dell'Authority Deiana, secondo il quale le proteste sono legittime ma inutili, perché sono contro un "mercato impietoso". "In realtà - osserva Dall'Ora - noi protestiamo non contro il mercato, ma contro chi non l'ha saputo interpretare creando gravi danni e gravi ritardi per la ripartenza del terminal". "Attendiamo una risposta - ribadisce il portuale - Abbiamo necessità vitale delle autostrade del mare e di un collegamento diretto col mercato mondiale per poter sviluppare i vantaggi fiscali, doganali e burocratici". 

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