Sardegna

Porti: oltre 600 milioni per far decollare scali sardi

Approvati bilancio di previsione e programma triennale opere

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 28 OTT - Stanziamenti per opere pari a 275 milioni di euro sul triennio 2023/2025, 109 milioni per investimenti già dal prossimo anno. E inserimento nelle programmazione pluriennale di gran parte degli oltre 468 milioni di euro di risorse vincolate per interventi infrastrutturali.
    È quanto previsto dal bilancio di previsione 2023 e dal programma triennale delle opere approvati, dal Comitato di Gestione. In tutto oltre 600 mln messi a correre per la crescita dei porti sardi. A partire dal porto di Arbatax: confermata, per lo scalo ogliastrino, la previsione di opere di banchinamento (20 milioni) e di ripristino della stazione marittima (8 milioni).
    A Olbia verrà finanziata una prima quota degli oltre 50 milioni di euro per i lavori di escavo della canala di accesso e delle aree fronte banchina. Altri 11 milioni verranno destinati al completamento di porto Cocciani.
    Presenti in bilancio anche i 47 milioni di euro programmati nello scalo di Porto Torres (escavi, travel lift, Antemurale, mercato ittico ed altre opere manutentive), i fondi, già stanziati, per la portualità di Cagliari, con la previsione per l'ampio processo di trasferimento del traffico ro-ro sul Porto Canale, la creazione del polo della cantieristica, 3 milioni su Oristano per la riconversione dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco in stazione marittima e uffici dell'AdSP.
    È poi circa 2 milioni su Portovesme per la manutenzione delle banchine e la realizzazione dell'impianto di videosorveglianza.
    Altri due milioni verranno ripartiti tra il porto di Golfo Aranci per la pavimentazione portuale, e quello di Santa Teresa, per il potenziamento e l'elettrificazione delle banchine.
    "Sono investimenti - spiega Massimo Deiana, presidente dell'Authority - che candidano l'ente a locomotiva trainante della ripresa economica e del rilancio del territorio di riferimento, ma anche a volano della rivoluzione resiliente sul complesso tema della sostenibilità delle infrastrutture e di una competitività sulla quale, alla luce delle performance dei traffici dell'anno in corso, siamo piacevolmente chiamati ad alzare il tiro". (ANSA).
   

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