Sardegna

Crollo Università: Polizia sequestra atti lavori edificio

Sentiti studenti e docenti che hanno fatto lezione il 18

Redazione Ansa

Il rettore Francesco Mola, il direttore generale dell'Ateneo Aldo Urru, la dirigente del settore manutenzioni, investimenti e impianti, Antonella Sanna, e Agostino Zirulia, tecnico nello stesso ufficio. Sono questi i primi quattro indagati dalla Procura di Cagliari per il crollo dell'edificio del Polo umanistico di Sa Duchessa. Tutti hanno ricevuto un avviso di garanzia, atto dovuto per consentire ai magistrati di procedere con gli atti urgenti dell'inchiesta. Il primo già domani, quando il pm Giangiacomo Pilia conferirà l'incarico a un proprio consulente di fiducia per la perizia sull'edificio collassato. L'iscrizione sul registro consentirà agli indagati di nominare i propri esperti, seguendo passo passo gli accertamenti di investigatori e inquirenti. La Procura sta comunque valutando altre posizioni: si attendono sviluppi a breve con possibili nuovi indagati.

SOTTO LA LENTE I LAVORI SULL'EDIFICIO CROLLATO - La Squadra Mobile di Cagliari ha eseguito il sequestro, nei vari uffici dell'Università, dei documenti relativi a tutti gli interventi effettuati negli ultimi anni sull'edificio crollato la notte del 18 ottobre e che ospitava l'aula magna e altre aule della Facoiltà di Lingue nel complesso di Sa Duchessa. Gli agenti, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, hanno già sentito alcuni studenti e docenti che hanno partecipato alle lezioni nel giorno del cedimento e proseguono con le indagini nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura per crollo colposo di edificio e disastro colposo.

Al centro delle verifiche le testimonianze e le immagini delle crepe che stanno anche facendo il giro del web. Le foto, in particolare, sarebbero state scattate dagli studenti durante le lezioni per acquisire in forma telematica gli appunti scritti alla lavagna dai professori. Un metodo più veloce rispetto a quello di ricopiare gli appunti o le slide proiettate. In alcune immagini, però, sono state inquadrate anche alcune parti dell'aula nelle quali si vedevano delle crepe. Le immagini sono state poi postate sui social. La Polizia lancia quindi un appello a chiunque possa avere altre foto o video utili alle indagini.
   

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