Sardegna

Calcio: Cagliari cade per la prima volta in casa contro Bari

Decisivo gol di Cheddira, palo di Pavoletti nel finale

Fabio Liverani

Redazione Ansa

 Il Bari ferma la corsa del Cagliari: terza vittoria dei pugliesi in trasferta e prima sconfitta, 0-1, dei rossoblu alla Domus. Decisivo il gol del solito Cheddira al 22' della ripresa. Poi, con gli ospiti in dieci per l'espulsione di Pucino, la squadra di Liverani ha sfiorato il pareggio con un colpo di testa di Pavoletti su cross di Deiola finito però sul palo.
    Il Cagliari, con la seconda sconfitta del campionato, vede allontanarsi la vetta scavalcato anche dal Bari. Ora la sosta del campionato per provare a riflettere e a capire che cosa non è andato bene. Rispetto al Cagliari delle ultime uscite, una squadra frenata dalla paura delle ripartenze del Bari. Nel primo tempo i rossoblu hanno provato a condurre il gioco, ma senza mai creare pericoli alla porta avversario. Forse anche per una circolazione della palla troppo lenta e per una certa difficoltà ad aggredire gli spazi comunque ben presidiati dal Bari. Sino all'intervallo qualche situazione sfruttata male con scarsa precisione nell'ultimo passaggio soprattutto con Nandez e Viola.
    Nella ripresa l'andazzo non è cambiato. Solo che la paura è diventata un gol di Cheddira proprio su una ripartenza letta male sulla fascia destra da Zappa e Goldaniga. Poco prima Liverani aveva cercato di fare qualcosa in più davanti con gli inserimenti di Pavoletti e Luvumbo. Molta confusione anche nella reazione, con il Cagliari che non ha saputo approfittare della superiorità numerica. L'unico tiro nello specchio della porta è finito sul palo.
    Una sconfitta per riflettere: il Cagliari ha forse pagato la troppa prudenza nel primo tempo. In più si è aggiunta una ricaduta nei vecchi errori di inizio torneo in fase difensiva dopo due gare senza reti al passivo.

LIVERANI, UNA SCONFITTA CHE BRUCIA - Prima sconfitta in casa. E Liverani analizza le ragioni della sconfitta: "È una sconfitta che brucia molto. Partita equilibrata - ha detto - ma abbiamo sbagliato molto negli ultimi venti metri: siamo mancati tecnicamente sbagliando troppi passaggi. I singoli non hanno finalizzato il gioco che abbiamo fatto. L'organizzazione va bene, ma lì non siamo stati all'altezza delle nostre qualità. Arrivavamo bene, ma non trovavamo la giocata. La squadra ha giocato sì, ma davanti non siamo stati né scaltri né cattivi". Il mister guarda al futuro: "Dobbiamo trovare qualche alternativa per riempire di più l'area avversaria riempiamo. Purtroppo avevo letto bene le preoccupazioni alla vigilia: abbiamo pagato a caro prezzo un episodio. Lo dicevo, ho delle visioni durante la settimana e queste visioni sono diventate realtà: bisognava fare molta attenzione sulle loro ripartenza. L'ammonizione? Ho chiesto di rivedere l'azione per un possibile tocco di mano, ma evidentemente con Fourneau non sono fortunato. Vero anche che si è giocato poco per le perdite di tempo". La reazione? "Troppa confusione - ha affermato - alla fine tutti volevano risolverla personalmente. E invece abbiamo rischiato di pareggiare giocando a due tocchi. Ora non ci resta che lavorare: abbiamo due settimane di tempo per fare questo".

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