Sardegna

Eolico offshore: progetto a Capo Caccia, no del Parco

Documento inviato alla Capitaneria di porto di Porto Torres

Redazione Ansa

Il Parco di Porto Conte si oppone all'installazione di un impianto eolico al largo di Capo Caccia. E lo fa con un documento inviato alla Capitaneria di porto di Porto Torres, in cui motiva il no al rilascio della concessione demaniale marittima di durata trentennale richiesta dalla società Avenhexicon per erigere le torri eoliche in mare.

Il Parco sottolinea che la proposta di intervento deve essere sottoposta in via preliminare a una valutazione di incidenza ambientale (VINCA). Questa valutazione, per l'ente, prescinde dal fatto che l'area richiesta in concessione sia a circa 10 miglia nautiche dal margine esterno della zona protetta del Parco.

"Il cavo sottomarino di collegamento dell'impianto a terra e quello terrestre di collegamento da Alghero a Fiume Santo andrebbero a interferire su habitat e specie dell'area Parco e della più ampia area protetta", spiega l'Ente nel documento. "Il cavidotto sommerso passerebbe all'interno della zona protetta e interferirebbe con gli habitat di interesse comunitario prioritario del coralligero e della prateria di posidonia, mentre il cavidotto terrestre intercetterebbe il margine orientale della stessa ZSC all'altezza della laguna del Calich, con evidenti conseguenze per gli habitat e le specie della stessa laguna".

Inoltre, secondo il Parco, lo specchio acqueo al largo di Capo Caccia che dovrebbe accogliere le 27 pale eoliche su strutture di fondazione galleggianti, rappresenta un'importante area di foraggiamento durante il periodo riproduttivo per l'uccello delle tempeste e la berta maggiore, due specie di procellariformi che nidificano all'interno della zona protetta.
   

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