Sardegna

Energia: ingegneri, pensare anche al lungo periodo

Appello Ordine a politici, non fermarsi all'emergenza

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 02 SET - "La priorità è agire subito sull'aumento dei prezzi che sta mettendo in ginocchio la nostra economia, compresa la filiera delle costruzioni e delle professioni tecniche. Ma oggi, come già accaduto dopo le crisi petrolifere degli anni 70, abbiamo il dovere di ripensare al sistema energetico nel suo complesso. Oggi abbiamo l'opportunità di porre un freno alla nostra dipendenza energetica e mettere al centro la produzione da fonti rinnovabili sia a livello micro che su scala regionale". È questo l'invito che il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari, Sandro Catta, fa alle istituzioni e alla politica regionale.
    A causa dell'aumento dell'incidenza del costo energetico sui prezzi, tutta l'economia è fortemente in difficoltà. Ma i dati dimostrano che trasporti e residenziale assieme sono responsabili della metà dei consumi. "Per diminuire la richiesta energetica nel medio termine si deve continuare a spingere sulla riqualificazione del costruito, e in particolare sull'efficientamento energetico degli involucri, attività che si è pesantemente arenata col rallentamento del 110% - prosegue Catta -. La micro-produzione energetica sostenibile potrebbe poi ulteriormente alleviare il conto energetico, ma al momento ci troviamo davanti a lungaggini burocratiche ingiustificate per l'approvazione dei progetti sulle rinnovabili".
    Secondo i tecnici è fondamentale incrementare la percentuale di consumo energetico da fonti rinnovabili nel residenziale, creare micro comunità energetiche, con diffusa installazione di fotovoltaico e microeolico. E per quanto riguarda il settore industriale, occorre incentivare la creazione di impianti localizzati in prossimità degli stabilimenti produttivi che ne garantiscano la sostenibilità, anche con l'implementazione di infrastrutture di stoccaggio.
    "Abbiamo la responsabilità di fare quadrato su obiettivi comuni e condivisi. In questo il momento di crisi può aiutare, ma dobbiamo evitare di prendere decisioni sulla base dell'emotività - prosegue Catta - per questo come tecnici vogliamo fare la nostra parte. La tecnologia esiste ed è oggi alla nostra portata. Alla politica, e in particolar modo ai candidati alle elezioni, diamo la nostra disponibilità all'incontro e al confronto per contribuire all'individuazione di soluzioni tecniche realistiche, sostenibili ed efficaci direttamente sul nostro territorio, in grado di mettere fine alla dipendenza energetica della nostra economia". (ANSA).
   

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