Sardegna

Cacciatori sul piede di guerra, doppio sit-in in Regione

Subito Istituto fauna selvatica, nuova legge e piano faunistico

Redazione Ansa

"Abbiamo pazientemente atteso per tre anni e mezzo: ora è giunto il momento di ricordare al Governatore la parola spesa col mondo venatorio. Oltre alle problematiche venatorie, il senso di responsabilità, l'amore e il rispetto per la nostra terra ci inducono ad una riflessione, suggerendo delle azioni in tutela della stessa. La caccia non può prescindere dal rispetto dell'ambiente e dalla tutela del nostro patrimonio faunistico, che va salvaguardato e che va oltre la nostra passione per l'Ars Venandi". Lo dicono i cacciatori dell'associazione CPT - Caccia Pesca e Tradizioni Sardegna che oggi si sono ritrovati in presidio davanti a Villa Devoto e poi davanti all'assessorato regionale dell'Ambiente per ricordare al governatore Solinas e all'assessore Lampis, ora candidato alle politiche, gli impegni presi durante la campagna elettorale per le regionali.

Tra le richiesta più pressanti quella di "dare autonomia all'Istituto Regionale della Fauna Selvatica, non solo per far fronte ai pareri dell'Ispra, ma per programmare scientificamente un calendario venatorio che tenga conto di problematiche e biodiversità della Sardegna". Altro problema che riscontrano i cacciatori è quello "dell'assenza di un Piano Faunistico Venatorio Regionale, che sarebbe lo strumento di gestione guida per poter realizzare un calendario venatorio più forte dal punto di vista tecnico-scientifico, la cui realizzazione presuppone una nuova carta delle vocazioni faunistiche della Sardegna, il cui aggiornamento ultimo risale al 2010".

Infine "la obsoleta legge 23/98 richiede una sostanziale modifica, ancora meglio sarebbe una nuova legge sulla caccia, come promesso in campagna elettorale e auspicato dal mondo venatorio e non solo. Chiediamo, inoltre, un impegno concreto per la ridefinizione delle aree della Rete Natura 2000 e, laddove non sia possibile apportare modifiche, si chiede la tabellazione delle stesse".

Se non ci saranno risposte immediate e l'attivazione immediata di un tavolo tecnico in cui siano coinvolte tutte le associazioni venatorie. riconosciute e l'Ufficio Caccia dell'assessorato all'Ambiente, i cacciatori annunciano che non garantiranno il loro sostegno al centrodestra-sardista alle prossime regionali. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it