Sardegna

Cinque atleti sardi trapiantati ai Giochi sportivi di Oxford

120 interventi tra cuore, rene e fegato tra 2021 e 2022

Redazione Ansa

Cinque atleti sardi trapiantati pronti a volare a Oxford per portare la Sardegna ai Giochi sportivi europei di trapianto e dialisi 2022 in programma dal 21 al 28 agosto. L'evento internazionale vedrà la partecipazione di oltre 400 trapiantati d'organo e pazienti in dialisi renale da oltre 25 paesi in tutta Europa e si svolgerà in tutto l'Oxfordshire, tra cui il Radley College, l'iconica Oxford, l'University Sheldonian Theatre e il Blenheim Palace.

I Giochi di Oxford rappresentano l'occasione per diffondere messaggi positivi sui benefici salvavita della donazione di organi e sensibilizzare le persone su questi temi. In gara anche il presidente sardo dell'Associazione trapiantati Prometeo Pino Argiolas, 72 anni: si cimenterà nel petanque insieme a Paolo Perra, 57 anni. Compagni di viaggio Stefano Caredda, ciclismo, 54 anni: trapiantato nel 2008 si è buttato sullo sport ottenendo medaglie d'oro in mezzo mondo. La spiecialità di Giovanni Fadda, 61 anni, trapiantato nel 2003, è invece l'atletica leggera. Enrico Pitzalis, 44 anni, impugnerà la racchetta nel torneo di tennis. Il trapianto di rene con il luminare Mauro Frongia risale al 2007.

Il direttore del Centro regionale trapianti di organi, tessuti e cellule dell'ospedale Binaghi di Cagliari, Lorenzo D'Antonio ha ricordato i numeri degli ultimi due anni. Nel 2021 sono stati effettuati 77 trapianti: 38 di fegato, 33 di rene, 5 di cuore, uno di pancreas. Nel 2022 siamo a quota 38: 18 di fegato, 15 di rene, 5 di cuore. "Difficile programmare per ovvi motivi, ma stiamo rendendo la rete sempre più organizzata e costante per poter intervenire sempre al meglio", ha sottolineato D'Antonio.

I cinque atleti sono stati visitati dai medici del Brotzu e autorizzati alle competizioni dai sanitari che li seguono nel follow-up del post trapianto. Oltre alle visite medico sportive, compresa la prova sotto sforzo, sono state compilate tutte le certificazioni per i trapiantati sportivi previste dal protocollo sanitario internazionale che coinvolge 100 Paesi. "Finalmente abbiamo l'occasione di parlare di buona sanità - ha detto il direttore generale della Asl di Cagliari Marcello Tidore - speriamo che tutti quanti possano capire e aderire al progetto della donazione degli organi". 
   

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