Sardegna

Maxi rogo rifiuti a Sassari, inchiesta per incendio doloso

Sigilli del Noe a impianto ma edificio ancora inaccessibile

Redazione Ansa

Vanno ancora avanti le operazioni di raffreddamento e abbattimento dei fumi nello stabilimento della Gesam nella zona industriale di Truncu Reale, a Sassari, dove sabato è scoppiato un vasto incendio che ha distrutto l'impianto di smaltimento di rifiuti. I vigili del fuoco di Sassari e Porto Torres, dopo la massiva opera di smassamento dei cumuli di rifiuti con l'ausilio dei mezzi pesanti, sono ora impegnati a soffocare alcuni focolai che continuano a bruciare alimentati dal forte vento.

L'INCHIESTA - I sigilli della Procura nel capannone della Gesam di Sassari. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Sassari, su disposizione della Procura, hanno posto sotto sequestro lo stabilimento nella zona industriale di Truncu Reale andato a fuoco sabato scorso.

L'inchiesta sul grave incendio è coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, che ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di incendio doloso aggravato. Le indagini sono affidate ai militari del Noe, guidato dal comandante Andrea Ceron, ma cominceranno soltanto quando il sito sarà agibile. Sul posto operano infatti ancora i vigili del fuoco. A quel punto potranno essere effettuati i rilievi e le analisi per stabilire l'esatta natura del rogo. E la relazione che produrranno i tecnici dei vigili del fuoco rappresenterà un pezzo importante delle indagini che proseguiranno i militari del Noe.

Nel frattempo per i pompieri è cominciato il quarto giorno consecutivo dedicato alle operazioni di spegnimento e raffreddamento dell'area. La giornata di ieri è stata dedicata allo smassamento dei cumuli solidi e la Protezione civile comunale ha inviato sul posto un escavatore con un braccio di 20 metri che ha eseguito la demolizione controllata di una porzione della struttura.
   

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