Sardegna

Coppa Italia: 3-2 al Perugia, il Cagliari ai sedicesimi

Ancora luci e ombre, Lapadula nella ripresa accanto a Pavoletti

Redazione Ansa

La prima è andata. Ed è andata bene. Fabio Liverani si gode la sua prima vittoria con il Cagliari da allenatore. E forse la gioia è tanta perché c'è stato molto da sudare: il tecnico stesso dopo il primo tempo con la camicia bianca è rientrato in panchina nella ripresa con una maglietta a maniche corte. E in sala stampa ritorna con la camicia, ma con un asciugamano per assorbire il sudore. "La squadra è partita molto bene- ha detto- per venti minuti ci è mancato solo l'ultimo passaggio. Poi abbiamo preso il gol su una palla in nostro possesso: l'avevo detto, dobbiamo stare attenti quando la palla ce l'abbiamo noi". Makoumbou centrale: "Abbiamo scelto lui- ha detto- perché abbiamo visto che il Perugia nelle precedenti amichevoli giocava molto sul play avversario. Ma tutti hanno dato un bel segnale alla squadra. In trentotto tappe abbiamo bisogno di tutti". Luvumbo: "È stato imprevedibile- ha detto- ma poi per non diventare prevedibile nella lettura del suo gioco deve anche cambiare tipo di giocare soprattutto quando parte da lontano. Ma sta crescendo e si sta applicando con umiltà: è giovane e può migliorare". Pereiro? "Oggi ci ha fatto vedere delle buone cose- ha detto- forse gli manca ancora un po' di cattiveria. Anche in squadra la competizione è alta". La coppia Lapadula-Pavoletti? "Oggi era un'emergenza- ha detto- ma per farli giocare insieme bisogna studiare qualche altra strategia". Viola: "I calci da fermo hanno una valenza molto importante- ha detto- può fare l'interno, ma ci vuole del tempo per gli automatismi. Da lunedì cerchiamo di completare il lavoro per il campionato".

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