Sardegna

Incendi: Coldiretti, preoccupano alte temperature

Appello a un anno da rogo Oristanese, innalzare limiti pascoli

Redazione Ansa

 Ad un anno esatto dal l'incendio del Montiferru e Planargia (Oristano) che nel 2021 è stato quello più esteso di tutta Italia, coinvolgendo 13 Comuni e mandando in fumo il 63% del totale del territorio sardo andato in fumo nel 2021, la Coldiretti lancia un monito per le alte temperature di quest'anno.
    "La situazione è preoccupante anche in un 2022 che si è già classificato fino ad ora come l'anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45% - spiega l'analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr relativi al primo semestre. - A causare gli incendi 6 volte su 10 è l'uomo con i piromani in azione, ma dall'altra incide anche un territorio sempre meno presidiato a causa della chiusura e arretramento delle aziende agricole a causa anche di normative assurde. E questo avviene in una Regione come la Sardegna dove oltre il 50% della superficie (oltre 24.000 km2) è vocata a foresta, con circa 1.300.000 ettari su un totale di 2.408.989. Che costituisce l'11% della superficie forestale italiana che, a sua volta, si classifica seconda in Europa con il 38 per cento della superficie (oltre 11 milioni di ettari)".
    "Gli incendi sono una calamità naturale che oltre ai devastanti danni ambientali colpisce ogni anno tantissime aziende agricole che subiscono perdite e spese ingenti - sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba che ricorda -: le aziende agricole colpite dal terribile incendio dello scorso anno non hanno ancora ricevuto un euro nonostante i denari siano stati stanziati da tempo. Questo corrobora la proposta taglia burocrazia che abbiamo presentato in Regione, in cui sovrapponendo le foto satellitari dei terreni interessati dall'incendio rilevate attraverso il programma Ue Copernicus con quelle degli stessi terreni presenti nei fascicoli aziendali, in una settimana si ha un quadro preciso di ciò che è successo, con dati su ettari interessati, intensità dell'incendio e nome delle aziende interessate consentendo in un mese di indennizzare le aziende realmente danneggiate".
    Inoltre Coldiretti Sardegna ha presento alla Commissione della Camera dei Deputati una proposta "in cui chiediamo di rivedere e innalzare i limiti di pascolamento nelle superfici forestali che oggi sono molto bassi con sole 3 pecore ad ettaro - ricorda il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Allo stesso abbiamo chiesto che il ministero dell'Agricoltura consenta che le Pratiche locali tradizionali (Plt) abbiamo tara 30 e non 70.
    Da quando le tare sono aumentate gli animali non hanno più pascolato nelle zone forestali e di conseguenza hanno creato un enorme carico a rischio d'incendio sui boschi, oltre ad incentivare l'abbandono da parte delle aziende agricole di quei territori".
   

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